La cultura manuale conquista appassionati e curiosi

Domenica 18 Febbraio 2018
L'INIZIATIVA
REANA DEL ROJALE Superati l'anno scorso i due decenni di vita il Simposio internazionale di scultura su pietre a Vergnacco di Reana del Rojale si avvia a proporre ancora una volta un appuntamento assai atteso sia dal mondo dell'artigianato sia da quello dell'arte scultorea capace, data anche la contestualizzazione, di attrarre appassionati ma anche semplici curiosi. Quella che dovrebbe essere definita cultura manuale ha un valore incommensurabile per il semplice fatto che è il torso stesso dell'evoluzione umana, dal pollice opponibile in poi. Tuttavia non va dimenticato l'aspetto profondamente educativo del fare in arte, che è poi la propaggine metafunzionale della nobile attività artigiana. Chi ha avuto a fortuna di visitare il parco quanto mai vivo, con artisti all'opera provenienti da tutto il mondo che in varie fasi creano in loco e nel durante opere nuove si è senz'altro reso conto della intensità di questa esperienza. Le opere solitamente vengono realizzate in pietra della terra friulana quale marmo rosso di Verzegnis, aurisina, fior di pesco carnico, grigio carnico e, naturalmente, pietra piasentina. Altra cosa che segnala l'aspetto di forte coinvolgimento sociale è la destinazione dei lavori ad enti e istituzioni del territorio. La Fondazione Friuli non ha mai dimenticato quanto questa terra senta come fondamentale la cultura artigianale e l'arte materiale. Al di là delle facili ironie la devozione del friulano per la casa e il decoro della medesima, universalmente riconosciuto, è il sentimento corretto per accogliere artisti del fare da tutto il mondo. Anche perché la pietra stessa e il suo uso sono sinonimo di stabilità quando non anche di solennità e, comunque, di fattuale riconoscibilità dell'esistenza con, come metafora, la costruzione di un'opera. In questo sentire si colloca la storica attenzione della Fondazione Friuli per il Simposio internazionale di scultura su pietre, momento di punta di una cultura di cura dell'arte testimoniata anche dalle oltre 500 opere figurative, fra le quali spiccano alcune scultoree. Le cinque nuove nazioni rappresentate con anche ritorno della Cina e collaborazione con la Croazia sono il segno più tangibile della crescita di questa importante, storica iniziativa che qualifica il territorio. Non secondario è il clima di accoglienza familiare che crea per gli artisti condizioni di lavoro sempre più rare a trovarsi.
Marco Maria Tosolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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