LA CAMPAGNA
PORDENONE E UDINE Al secondo giorno va in tilt il sistema delle prenotazioni

Giovedì 25 Febbraio 2021
LA CAMPAGNA
PORDENONE E UDINE Al secondo giorno va in tilt il sistema delle prenotazioni del vaccino dedicato agli insegnanti e al personale non docente del mondo della scuola. Al momento, infatti, non ci sono più posti né in provincia di Pordenone, né in quella di Udine. E tanti insegnanti che ieri hanno provato a rivolgersi ai Cup o nelle farmacie sono stati rimbalzati e non sono riusciti a prenotare il loro appuntamento per l'iniezione. Il disagio si è manifestato alla fine della mattinata e si è protratto per tutto il giorno. A denunciarlo è stata in prima battuta la Cgil di Pordenone e in seguito a numerose verifiche è risultato che effettivamente ieri non è più stato possibile riservare un appuntamento per la vaccinazione.
IL PROBLEMA
In mattinata era possibile prenotare ancora qualche posto a San Vito al Tagliamento, per la metà di marzo, ma dal pomeriggio il sistema segnalava il tutto esaurito nelle due province. «Non abbiamo più posto», hanno riferito i molti farmacisti contattati. «Un fatto spiacevole, cercheremo di capire il perché», hanno rilanciato i vertici della Cgil Scuola. Già nei prossimi giorni, probabilmente, la possibilità sarà riattivata, mentre ieri sono iniziate le somministrazioni agli insegnanti a Gorizia e Trieste. Sabato tocca a Udine, lunedì a Pordenone. Sempre molto alta l'adesione, a quota 14.060, commentata anche dal presidente Massimiliano Fedriga: «Un'ottima notizia che rappresenta un gesto di responsabilità e fiducia in quella che è la nostra arma più potente nella guerra al Covid».
IL BILANCIO
Intanto il Fvg figura tra le regioni che hanno usato più dosi rispetto a quelle ricevute, cioè il 76 per cento. La media italiana è ferma al 71 per cento. «L'ultima riduzione nelle consegne di vaccino annunciata da AstraZeneca non comporta al momento in Fvg la necessità di una rimodulazione delle prenotazioni. Questo grazie anche a una scelta precauzionale di programmazione delle attività sulla base delle dosi disponibili che è stata adottata a livello organizzativo». Lo ha detto Riccardo Riccardi, a seguito di un confronto con gli uffici relativamente alla comunicazione di AstraZeneca sul taglio nel secondo trimestre della prossima fornitura europea di dosi di vaccino. «Allo stato attuale - ha affermato il vicegovernatore - siamo fermi alla programmazione di consegne valida fino al mese di marzo, secondo quanto comunicato formalmente dal commissario Arcuri». Nel dettaglio, sono attese da oggi entro il 27 marzo 44.800 dosi di vaccino AstraZeneca. Come ha spiegato infine Riccardi, è inevitabile che per il proseguo della campagna vaccinale, se questa futura diminuzione venisse confermata, i tempi per un'immunizzazione su larga scala subirebbero un inevitabile allungamento.
Già in giornata, però, AstraZeneca sembra aver ridimensionato il taglio, propendendo per una rimodulazione della produzione basata anche sugli stabilimenti presenti fuori dall'Unione Europea.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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