L'ANNUNCIO
PORDENONE Non c'è ancora una stima relativa ai costi, perché

Lunedì 18 Febbraio 2019
L'ANNUNCIO
PORDENONE Non c'è ancora una stima relativa ai costi, perché quella che ha in mano l'assessore Cristina Amirante è troppo vecchia per essere veritiera. Servirà quindi un nuovo confronto, con nuovi vertici con cui rapportarsi e interlocutori che nel frattempo sono cambiati. Ma l'intenzione c'è di nuovo, ed è stata annunciata negli scorsi giorni sempre dall'assessore Amirante. Il Comune vuole acquistare il fabbricato che si trova sul lato della stazione ferroviaria che guarda in faccia il piazzale degli autobus, e ha in mente un progetto dedicato ai viaggiatori e alla mobilità sostenibile.
IL PIANO
«I vertici delle Ferrovie - ha spiegato Cristina Amirante - ora sono cambiati e pensiamo ci sia lo spazio per una trattativa proficua. Sino a poco tempo fa ci si trovava faccia a faccia con prezzi fuori dalla portata, ma ora crediamo che si possa arrivare ad una svolta in tempi relativamente brevi». Il fabbricato è di proprietà del gruppo che fa capo a Ferrovie dello Stato. La situazione è simile a quella relativa alla tratta ferroviaria in disuso che collegava Casarsa a Pinzano: bisogna dialogare con i vertici dell'azienda per pattuire un prezzo congruo. «A breve - ha confermato Amirante - parleremo con i responsabili e cercheremo di arrivare ad un prezzo accessibile per il Comune. Solitamente, a causa del patto di stabilità, queste operazioni sarebbero bloccate, perché i Comuni non possono effettuare acquisti immobiliari se non strettamente necessari e strategici». Ma è proprio questo il caso, e l'utilità della ristrutturazione del fabbricato degradato della stazione è sotto gli occhi di tutti. C'è infatti la necessità di nuovi spazi.
TRASFORMAZIONE
Cosa sorgerebbe al posto del rudere più famoso della zona? Ad acquisto concluso, il Comune vorrebbe ampliare la gamma dei servizi dedicati ai viaggiatori. Non solo a quelli che si spostano in treno per lunghe tratte, ma anche a chi desidera muoversi in città sulle due ruote dopo essere sceso dalla carrozza, quindi anche ai pendolari.
«Innanzitutto - ha illustrato il piano Cristina Amirante - stiamo pensando alla creazione di un deposito bagagli capiente e a misura di viaggiatore». Un servizio che non può mancare in una stazione di un capoluogo. Ma la vicinanza con la stazione delle corriere, che garantisce lo scambio tra due diversi tipi di trasporto pubblico, porta anche a una seconda idea: lo spazio per le biciclette nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Pordenone, infatti, ad oggi è risicato. «E quello che è stato fatto dalle precedenti amministrazione - e qui Amirante si toglie un sassolino dalla scarpa - non è stato assolutamente sufficiente. Vogliamo - ha proseguito - ampliare lo spazio per i mezzi a due ruote. Per questo lo spazio che si verrebbe a creare dopo l'acquisto del rudere della stazione tornerebbe assolutamente utile. Si tratta di un'operazione che vogliamo portare a termine».
La volontà non basterà. Bisognerà mettersi al tavolo e trattare sul prezzo, per ottenere delle condizioni in grado di mettere il Comune nella posizione tale da giustificare un'operazione immobiliare altrimenti severamente vietata dal patto di stabilità, che impone agli enti di non acquistare ulteriori fabbricati.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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