Influenza in anticipo, primo caso grave

Martedì 22 Ottobre 2019
L'ALLARME
UDINE La campagna per la vaccinazione antinfluenzale deve ancora partire, ma in Friuli si è già registrato il primo caso di influenza, pure grave. Lo scorso 27 settembre un uomo di 50 anni, sano e senza patologie pregresse, è stato ricoverato con sintomi respiratori. «L'uomo è risultato positivo all'influenza spiega il professor Matteo Bassetti, al momento del ricovero direttore della clinica di malattie infettive dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine poi sono sopraggiunte complicanze ed è stato intubato».
IL CASO
A dare conferma del primo caso di influenza è anche la direzione sanitaria aziendale che comunica il miglioramento del paziente. «Dopo un periodo di importante impegno clinico, al momento il paziente, non più intubato, è in fase di miglioramento clinico. L'evento conferma la potenziale aggressività delle forme influenzali in arrivo, stimolando ulteriormente l' invito alla vaccinazione antinfluenzale». L'uomo, infatti, non solo non rientra tra le categorie a rischio, ma «si tratta anche di un signore sportivo conferma Bassetti questo significa che l'influenza non fa sconti a nessuno aggiunge l'infettivologo oggi ordinario di malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita) -. Se questi sono i segnali, con una prima diagnosi già alla fine di settembre, e se si ripeterà lo scenario che ha interessato l'Australia e altre parti del mondo, andremo incontro a una stagione influenzale particolarmente aggressiva, con circolazione di virus influenzali molto diversi: H3N2, come nel caso in questione, H1N1, virus B. Questo caso suggerisce che la forma influenzale di quest'anno, anche se non dovesse avere numeri straordinari come quelli dell'inverno 2017-18, può colpire anche le persone sane e rafforza il messaggio che la vaccinazione antinfluenzale deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze dell'influenza». Il caso udinese è stato confermato dal laboratorio aziendale, mentre il campione non è stato inviato per la tipizzazione all'Istituto di igiene di Trieste come conferma il professor Pierlanferanco D'Agaro.
PREVISIONI
È un caso, però, che annuncia una stagione aggressiva per l'influenza e a richiamare l'attenzione degli infettivologi, insieme alla precocità, sono state proprio le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza alcun tipo di comorbidità. La Sita, come già ribadito nel corso del recente congresso nazionale che si è svolto a Napoli, sottolinea quindi l'importanza di coinvolgere nella campagna vaccinale tutta la popolazione: non solo le categorie a rischio persone over 65, bambini sotto i due anni, persone immunodepresse ma anche le persone che non rientrano in questi gruppi. «Questo ci fa capire come sia importante vaccinarsi non solo per le categorie a rischio e per gli operatori sanitari», aggiunge Bassetti, che non ritiene si debba in futuro anticipare il calendario vaccinale, «piuttosto è importante non sottoporsi al vaccino a fine dicembre perché potrebbe essere tardi. Il picco quest'anno è atteso in anticipo, forse durante le vacanze natalizie». La campagna vaccinale scatterà tra pochi giorni, il 24 ottobre e il vaccino rimane l'arma principale con cui difendersi dall'influenza che nelle passate stagioni ha mietuto vittime anche in Friuli; i vaccini saranno disponibili negli ambulatori dei medici di medicina generale e in quelli dei distretti sanitari. Durante la passata stagione a fine dicembre l'incidenza era tra le più basse d'Italia con 1,95 casi per I vaccini saranno disponibili negli ambulatori dei medici di medicina generale e in quelli dei distretti sanitari. mille assistiti contro i 3,42 della media nazionale. Quest'anno, nonostante sia difficile fare previsioni, la curva epidemica potrebbe iniziare a salire prima.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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