Infermieri verso lo sciopero: «C'è troppa disorganizzazione»

Sabato 31 Ottobre 2020
Infermieri verso lo sciopero: «C'è troppa disorganizzazione»
LA PROTESTA
UDINE Un messaggio alla direzione sanitaria ma anche alla politica regionale.
Gli infermieri dell'Azienda Sanitaria universitaria Friuli Centrale sono allo stremo e lavorano in condizioni che definiscono impossibili: «O ci saranno assunzioni oppure il 17 novembre ci asterremo dal lavoro» annuncia Afrim Caslli, segretario provinciale del Nursind, tra i principali sindacati infermieristici a Udine.
«Dopo promesse, lodi e molte dichiarazioni pubbliche, adesso aspettiamo i fatti, altrimenti sarà sciopero attacca il rappresentante degli infermieri - proprio nel momento più delicate della seconda ondata».
Tante le carenze denunciate dalla categoria che racconta di condizioni di lavoro complicate in un sistema definito «letteralmente inadeguato, disorganizzato e incompetente».
In primis c'è il problema della carenza di personale: «Dopo un maxi concorso da 1.500 posti, invece delle 300 assunzioni necessarie ne sono state fatte solamente 80».
In più ci sono i sottofinanziamenti all'azienda sanitaria Friuli Centrale, «proprio una delle strutture delle più complesse» spiega il Nursind. Altro aspetto, la disorganizzazione e la mancanza di protocolli, dovuti alla mancanza di una chiara regia univoca: «Gli infermieri lamentano l'assenza di chiara programmazione e visione, proprio quando la pandemia invece chiederebbe di non sottovalutare alcun aspetto. Senza contare che proprio per le urgenze in determinati reparti gli infermieri, così come i medici, vengono spostati da un reparto all'altro, ovviamente indirizzati verso quelli più sotto pressione, muovendo gli operatori come pedine non solo di reparto ma anche di sede ospedaliera, in un momento già difficile per i turni massacranti, la preoccupazione, l'impossibilità di soddisfare le esigenze sanitarie del territorio. Vedi infermieri spostati con un semplice ordine di servizio dalla Chirurgia alla Terapia Intensiva oppure elenca ancora Caslli il personale 118 di Udine che presterà servizio nella postazione di Cividale, gli infermieri del Punto di primo intervento di Cividale presteranno servizio presso l'Ospedale di Palmanova e di Udine, gli infermieri del Punto di primo intervento di Gemona presteranno servizio a Udine in Semintensiva Covid... Un gioco a scacchi in sostanza».
Per il Nursind i reparti come Medicina, Ematologia, Malattie Infettive, ecc, «accusano una grave carenza di personale, ed il territorio non riesce più a soddisfare le esigenze dei pazienti, nonostante la grande mole di lavoro del personale infermieristico».
«Chiederemo alla politica regionale di intervenire immediatamente per evitare che i nostri colleghi che assistono con abnegazione e professionalità i pazienti, non diventino pazienti a loro volta - conclude Caslli - qualora non arrivino delle risposte concrete, la nostra protesta sarà forte e continua».
Da qui la lettera aperta alla direzione sanitaria e al prefetto: «Basta elogi pubblici - dice il Nursind - bisogna prendere in mano la situazione, non vogliamo medaglie, non vogliamo essere chiamati Eroi perché siamo dei professionisti!».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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