In visita in città tagliano le gomme di sette auto e una bici

Martedì 20 Agosto 2019
In visita in città tagliano le gomme di sette auto e una bici
IL CASO
UDINE Avrebbero tagliato, senza apparente motivo, le gomme di sette auto e una bicicletta parcheggiate tra piazza Primo Maggio, via Pracchiuso e Largo delle Grazie a Udine.
Due fratelli di origini campane, di 26 e 21 anni, residenti a Caserta, sono stati arrestati per danneggiamento dalla Polizia domenica pomeriggio in città. E ora, per un po' almeno, non potranno fare rientro a Udine. Erano stati alcuni passanti a notare il loro aggirarsi sospetto tra le vetture in sosta e a chiamare la Polizia, intorno alle 17 di domenica. Le pattuglie della Squadra Volante, giunte in breve tempo, li hanno trovati ancora sul posto. Uno di loro era in possesso di un coltellino che gli è valso anche la contestazione aggiuntiva del porto del coltello, oltre a quella di danneggiamento.
I ragazzi, che a quanto risulta lavorano nel trevigiano, avrebbero spiegato agli agenti di essere a Udine per trovare il padre che lavora in Friuli. Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Udine Mauro Qualizza, dove sono comparsi ieri per il giudizio per direttissima, si sarebbero invece avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato l'arresto e, su richiesta del pm, ha applicato nei loro confronti il divieto di ritorno in comune di Udine. La Polizia aveva già disposto anche un foglio di via dalla città. Assistiti dall'avvocato Giovanni De Nardo, i due fratelli hanno chiesto e ottenuto un termine a difesa. Il processo comincerà il 13 settembre.
FURTO NOTTURNO
Intorno alle 2 della scorsa notte, le Volanti della Questura di Udine hanno arrestato anche un giovane udinese, 21 anni, residente in città, già noto alle forze dell'ordine. È accusato del furto del registratore di cassa del distributore Eni di viale XXIII Marzo; furto aggravato dalla violenza sulle cose per aver infranto la vetrata degli uffici del distributore di benzina.
Era stato un residente in zona, svegliato dal rumore nel cuore della notte, a contattare la centrale operativa della Questura. La pattuglia giunta sul posto ha trovato il giovane che si stava allontanando con il registratore di cassa sotto braccio. All'interno c'erano appena 30 euro. Il ragazzo, assistito dall'avvocato Giovanni Tarragoni, ha confermato ieri mattina in aula le dichiarazioni confessorie già rese nell'immediatezza ai poliziotti. Convalidato l'arresto, il giudice Mauro Qualizza ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari. Il giovane ha ottenuto un termine a difesa, per il 13 settembre, per valutare un rito alternativo.
e.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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