IN GIUNTA
UDINE «Speriamo che mantenga le promesse», quelle cioè di un posto in Giunta regionale per gli alleati che hanno contribuito alla vittoria dell'aprile scorso, Autonomia responsabile compresa. Giulia Manzan, segretaria regionale della lista fondata dall'ex governatore Renzo Tondo e oggi candidata alle Europee con Fratelli d'Italia a seguito di accordi nazionali, precisa di non voler in alcun modo creare tensioni o alimentare polemiche, ma l'altra sera ha fatto capire che non è calato l'oblio su ciò che doveva essere e non è stato.
LE TENSIONI
Nella squadra del presidente Massimiliano Fedriga, cioè, non è entrato come assessore né il consigliere eletto di Ar Giuseppe Sibau, né un esponente di area in quota assessori esterni o tecnici. Sarebbero le elezioni europee, secondo alcune letture, a poter dare nuove opportunità agli auspici di Manzan e della lista che rappresenta, poiché le consultazioni del 26 maggio peseranno di nuovo i partiti, essendo consultazioni a sistema proporzionale. In sostanza, ogni formazione corre per sé. Tra i partiti maggiormente attesi al traguardo oltre al Pd ci sono Forza Italia, data in calo, e Fratelli d'Italia, che punta a crescere ulteriormente rispetto alle ultime politiche, quando in Friuli Venezia Giulia aveva superato il 5 per cento. Se avessero ragione i gufi, e gli azzurri berlusconiani dovessero cedere parecchio terreno magari a fronte di una concomitante crescita dei fedeli di Giorgia Meloni, potrebbero nascere spinte, è la tesi, per una rivisitazione dell'attuale compagine di Giunta. Manzan per la verità non la fa esplicitamente sua, limitandosi a dire che «il cambiamento fa sempre bene» e glissando sulla possibilità che le elezioni europee siano effettivamente propedeutiche a tale cambiamento. Certo che la materia è già sotto osservazione su più fronti, tanto che si fanno anche i conti: due gli assessori in quota azzurra in Giunta il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute Riccardo Riccardi, l'assessore alla Cultura Tiziana Gibelli, che all'atto della formazione dell'Esecutivo garantì anche parte della quota rosa e azzurro anche il presidente del Consiglio regionale.
FORZA ITALIA
Un peso importante, che per qualcuno potrebbe cominciare a essere troppo se Forza Italia cedesse significativamente alle europee. Possibile mischiare livelli regionali ed europei? E rimettere in discussione equilibri di una macchina in corsa, impegnata per altro anche in riforme impegnative? Sono gli interrogativi che si pongono, invece, gli scettici, dubbiosi che la speranza di Manzan riesca a trovare soddisfazione in questa legislatura. Tra poco più di un mese si vedrà.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE «Speriamo che mantenga le promesse», quelle cioè di un posto in Giunta regionale per gli alleati che hanno contribuito alla vittoria dell'aprile scorso, Autonomia responsabile compresa. Giulia Manzan, segretaria regionale della lista fondata dall'ex governatore Renzo Tondo e oggi candidata alle Europee con Fratelli d'Italia a seguito di accordi nazionali, precisa di non voler in alcun modo creare tensioni o alimentare polemiche, ma l'altra sera ha fatto capire che non è calato l'oblio su ciò che doveva essere e non è stato.
LE TENSIONI
Nella squadra del presidente Massimiliano Fedriga, cioè, non è entrato come assessore né il consigliere eletto di Ar Giuseppe Sibau, né un esponente di area in quota assessori esterni o tecnici. Sarebbero le elezioni europee, secondo alcune letture, a poter dare nuove opportunità agli auspici di Manzan e della lista che rappresenta, poiché le consultazioni del 26 maggio peseranno di nuovo i partiti, essendo consultazioni a sistema proporzionale. In sostanza, ogni formazione corre per sé. Tra i partiti maggiormente attesi al traguardo oltre al Pd ci sono Forza Italia, data in calo, e Fratelli d'Italia, che punta a crescere ulteriormente rispetto alle ultime politiche, quando in Friuli Venezia Giulia aveva superato il 5 per cento. Se avessero ragione i gufi, e gli azzurri berlusconiani dovessero cedere parecchio terreno magari a fronte di una concomitante crescita dei fedeli di Giorgia Meloni, potrebbero nascere spinte, è la tesi, per una rivisitazione dell'attuale compagine di Giunta. Manzan per la verità non la fa esplicitamente sua, limitandosi a dire che «il cambiamento fa sempre bene» e glissando sulla possibilità che le elezioni europee siano effettivamente propedeutiche a tale cambiamento. Certo che la materia è già sotto osservazione su più fronti, tanto che si fanno anche i conti: due gli assessori in quota azzurra in Giunta il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute Riccardo Riccardi, l'assessore alla Cultura Tiziana Gibelli, che all'atto della formazione dell'Esecutivo garantì anche parte della quota rosa e azzurro anche il presidente del Consiglio regionale.
FORZA ITALIA
Un peso importante, che per qualcuno potrebbe cominciare a essere troppo se Forza Italia cedesse significativamente alle europee. Possibile mischiare livelli regionali ed europei? E rimettere in discussione equilibri di una macchina in corsa, impegnata per altro anche in riforme impegnative? Sono gli interrogativi che si pongono, invece, gli scettici, dubbiosi che la speranza di Manzan riesca a trovare soddisfazione in questa legislatura. Tra poco più di un mese si vedrà.
A.L.
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