Immobili abusivi demoliti, Friuli da primato nazionale

Domenica 23 Settembre 2018
IL CASO
UDINE Friuli Venezia Giulia da primato nazionale: secondo il dossier di Legambiente è la regione più virtuosa d'Italia, con il 65,1 per cento di esecuzioni di demolizione di immobili abusivi nel suo territorio. Fanalino di coda della classifica stilata dall'associazione ambientalista nel documento Abbatti l'abuso, presentato ieri a Palermo, è invece la Campania, con appena il 3 per cento. L'abusivismo dilaga in particolare lungo la costa: se nell'entroterra la media di ordinanze è di 23,3 a comune, sul mare il dato è dieci volte tanto. Secondo il dossier di Legambiente, che ha chiesto ai comuni (hanno risposto 1.804 municipi, il 22,6%) il saldo fra ordinanze e demolizioni effettive negli ultimi 15 anni, dal 2004, anno successivo all'ultimo condono edilizio, ad oggi, «nel nostro Paese risulta essere stato abbattuto solo il 19,6 per cento» delle costruzioni che avrebbero dovuto essere buttate giù dalle ruspe.
LE ORDINANZE
Nel testo si legge che, sì, il Friuli Venezia Giulia ha «la performance migliore» e la Campania quella peggiore, se ci si limita a valutare il rapporto tra ordini di demolizione e abbattimenti, ma, «se si considera il numero assoluto di ordinanze in ogni regione in relazione al dato nazionale, allora la prospettiva si corregge: il Friuli Venezia Giulia ha un tasso di demolizioni alto a fronte di un numero basso di ordinanze (l'1,1% a livello nazionale), mentre la Campania detiene il record delle ordinanze, oltre il 23%».
Esaminando i dati, infatti, emerge che fra il 2004 e il 2018 nella nostra regione sono state emesse 823 ordinanze (contro le 16.596 della Campania o anche, per andare più vicino a noi, le 6.820 del Veneto, che si colloca al secondo posto per numero assoluto). Di queste ne sono state eseguite 536. Per numero di ordinanze, il Fvg si colloca al fondo della classifica, terzultimo prima di Molise (441) e Valle D'Aosta (140).
LE TRASCRIZIONI
Ma Legambiente ha anche messo sotto la lente le trascrizioni nel patrimonio pubblico. La legge, infatti, prevede che se il proprietario di un edificio abusivo non rispetta l'ingiunzione alla demolizione entro 90 giorni, l'immobile viene automaticamente acquisito fra i beni pubblici, diventando di proprietà del Comune che a quel punto lo demolisce in danno del proprietario, ossia anticipando le spese che poi dovrà farsi risarcire. Ma in Italia solo il 3,2% degli abusi non demoliti risulta acquisito nel patrimonio dei Municipi. Il numero maggiore di trascrizioni è della Sicilia (887, con 5.548 ordinanze da eseguire), che a livello regionale vede un 16% di acquisizioni formalizzate. Il Friuli Venezia Giulia, invece, con 10 immobili trascritti su 287 ordinanze da eseguire, si ferma al 3,4 per cento.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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