IMMIGRATI
UDINE Sono partiti ieri mattina dal centro di accoglienza di via Cividale

Mercoledì 24 Luglio 2019
IMMIGRATI
UDINE Sono partiti ieri mattina dal centro di accoglienza di via Cividale i primi migranti dei trecento destinati a lasciare Udine e dintorni, «Per questi trasferimenti abbiamo individuato 250 uomini della caserma Cavarzerani - come spiega il viceprefetto Gloria Allegretto - e altri 50 da altri gestori che si occupano degli appartamenti della rete di accoglienza».
GLI SCAGLIONI
Su tre pullman diretti nelle Marche ieri sono salite «150 persone, quasi tutti uomini singoli provenienti dalla Cavarzerani - come spiega Allegretto -, oltre a due famiglie composte da 7-8 persone, che sono state indirizzate ad Ancona, che è un sito privilegiato proprio per i nuclei familiari». Oggi è prevista un'altra partenza. Destinazione Torino. «Un contingente di circa 50 persone, tutti uomini single, su un pullman - specifica la vicaria - sarà trasferito dalla Cavarzerani diretto al Piemonte». E domani dovrebbe concludersi la partita, a quanto dice Allegretto. «Giovedì si concluderà con il trasferimento di un centinaio di persone a Milano: 42 dagli appartamenti e altri 48 dalla Cavarzerani.
CONTINGENTE
Così arriveremo ai 300 trasferimenti, rispettando il contingente assegnato, sulla base di un elenco concordato con la Questura. Poi faremo un monitoraggio con Trieste e vedremo come procedere. Oggi (ieri ndr) l'operazione è andata bene, non abbiamo avuto particolari problemi e la Questura ha collaborato egregiamente». Completata l'operazione, «alla Cavarzerani resteranno circa duecento persone». A Pordenone, dopo la partenza dei 50 richiedenti asilo spostati altrove, si paventa l'arrivo di altri profughi dalla rotta balcanica. A Udine Allegretto non ha queste avvisaglie. «Non credo ci manderanno altri migranti, dopo aver disposto gli alleggerimenti. Resta il fatto che, se dovesse arrivare un'ondata di nuovi arrivi... L'immigrazione è un fenomeno aleatorio».
IN FVG
Le grandi manovre avviate in regione hanno come obiettivo lo spostamento di un totale di circa duemila richiedenti asilo in altre zone d'Italia, sui circa 3.800 presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia. In questa prima tranche, se trecento lasceranno alla fine Udine e altri 50 sono partiti da Pordenone, a Trieste spettava invece un contingente di altri trecento migranti. L'obiettivo dichiarato anche dal prefetto di Trieste e commissario di Governo Valerio Valenti era quello di alleggerire le strutture di accoglienza «per poter essere in grado di dare ospitalità adeguata a chi arriva», arrivando entro fine luglio a trasferire ottocento profughi. Un'operazione massiccia che non aveva mancato di scatenare violente polemiche, con prese di posizione anche durissime. Ma Valenti aveva assicurato trasferimenti graduali.
LA TRAGEDIA
A margine, anche il pensiero di Allegretto non può non andare alla tragica fine di un giovanissimo migrante, il diciottenne Ermal, morto dopo essere stato accoltellato da un 17enne anche lui albanese e anche lui inserito nella rete dei minori non accompagnati.
«La magistratura farà quello che deve fare e valuterà la capacità di intendere e di volere. Certamente è un episodio diverso da quello della rapina con sparatoria in centro di sabato scorso. Non c'entra nulla, ma è ugualmente un episodio dai contorni inquietanti: un minore che, come sembra, prende un coltello e uccide un altro ragazzo è un fatto tristissimo».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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