IL RITROVAMENTO
AJELLO Migliaia di metri cubi di materiali plastici di scarto,

Venerdì 22 Novembre 2019
IL RITROVAMENTO
AJELLO Migliaia di metri cubi di materiali plastici di scarto, in completo stato di abbandono, contenuti sia all'interno sia nei piazzali circostanti un capannone nel territorio del Comune di Aiello: è quanto è stato accertato dai Forestali regionali del Noava, il Nucleo operativo per l'attività di vigilanza ambientale, struttura specializzata del Corpo forestale regionale.
L'accertamento ha riguardato un capannone in cui si svolgevano fino al 2005 attività di trattamento di rifiuti costituiti da materiali plastici destinati ad altre attività produttive. Proprio nel 2005, un intervento dei Carabinieri del Noe aveva riscontrato diverse violazioni alle normative ambientali in materia di rifiuti e, per questo, i titolari dell'impianto erano stati denunciati e posti sotto sequestro capannone e rifiuti stoccati. Nel 2008 il capannone era stato dissequestrato con la prescrizione di asportare i rifiuti e conferirli in un impianto idoneo autorizzato. Nessuna attività è stata però posta in essere dai responsabili degli illeciti accertati dal Noe e i rifiuti e il capannone sono caduti in una condizione di abbandono.
I risultati dell'inattività sono evidenti: il totale degrado dell'area e l'inutilizzabilità dei materiali plastici per future attività di recupero a causa del deterioramento dovuto al lungo tempo trascorso alle intemperie rendono oggi la discarica l'unica soluzione possibile. A contribuire al degrado dell'area sono anche le ampie rotture di parti delle coperture in eternit del capannone.
Con il passare del tempo, le diverse imprese coinvolte nella gestione illecita di rifiuti sono fallite, poste in liquidazione o cessate. Anni addietro il Comune aveva anche ordinato ai responsabili dell'abbandono di rimuovere i rifiuti, ma il Tar, a seguito di un ricorso, aveva annullato l'ordinanza.
Dai documenti acquisiti dal Noava è stato accertato che da molti anni comitati di cittadini e Comune interessano amministrazioni e autorità competenti per trovare una soluzione allo stato di degrado e di pericolo, dovuto soprattutto al rischio di incendio, ma finora nessuna soluzione è stata ancora presa. Sulla situazione, il Noava ha inviato una dettagliata relazione alla Procura della Repubblica di Udine, alla Regione, al Comune di Aiello, al Prefetto di Udine e ad Arpa Fvg.
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