Il rebus finanziario

Martedì 13 Novembre 2018
IL CASO
UDINE Un bilancio che andrà costruendosi nelle sue poste puntuali lungo il percorso che da qui lo porterà all'approvazione in aula consiliare a metà dicembre, con decisioni della Giunta e attraverso emendamenti nelle Commissioni consiliari. È la novità nella messa a punto del bilancio regionale 2019 scaturita ieri al termine della riunione straordinaria della Giunta guidata dal presidente Massimiliano Fedriga, che si è conclusa senza dare un numero, ma evidenziando che in quest'occasione si sono definiti «linee guida, tempistiche e modus operandi in vista dell'approdo finale in Consiglio regionale». Un documento in divenire, quindi, secondo un approccio che si discosta dal metodo seguito almeno nelle ultime due legislature, quando il disegno di legge della Finanziaria era sempre accompagnato dalla suddivisione delle risorse per assessorato e, in qualche annata, anche per capitoli specifici. Salvo, naturalmente, gli aggiustamenti e le limature appannaggio del Consiglio. «È stata data indicazione a ogni settore di seguire a priori una scrematura frutto di attenta analisi e verifica degli effetti concreti di ogni possibile stanziamento», motiva l'assessore regionale al Bilancio, Barbara Zilli. «Un metodo che porterà già mercoledì al Consiglio delle autonomie i primissimi provvedimenti operanti a largo raggio, privilegiando le richieste supportate dal carattere di urgenza o, comunque, di priorità di area». Mercoledì pomeriggio la Giunta procederà con l'approvazione definitiva del disegno di legge sul Bilancio 2019, ma sull'argomento dovrebbe tornare anche venerdì. «Nel frattempo ha aggiunto ieri Zilli giungeranno da tutte le direzioni gli esiti dell'esame capillare e prospettico che abbiamo chiesto a ogni livello, in maniera tale da proseguire con le scelte che, rispettando i fondamentali passaggi tra Cal e Commissioni, approderanno in Aula a metà dicembre». Sin qui l'ufficialità, ma ciò che filtra in ambienti vicini alla Giunta è che si sarebbe arrivati a questo punto per un momentaneo disallineamento fra le strutture dei diversi assessori e l'idea progettuale di presidente e maggioranza politica. In sostanza, occorre giungere a un elenco delle risorse necessarie per costi incomprimibili e per le linee contributive in atto. Un terzo capitolo, invece, dovrebbe riguardare i fondi afferenti a ogni direzione che potrebbero essere allocati anche in modo diverso, in linea con il programma elettorale. Parrebbe essere stato stringente, inoltre, l'input al controllo dei costi, con un monitoraggio ulteriore in ambito sanitario, dove la maggior parte delle risorse copre la spesa corrente. Il punto è trovare risorse per poter dare corso al programma politico-elettorale, guadagnando un tempo che potrebbe tornar utile per le risposte che dovrebbero giungere da Roma in tema di rapporto finanziario Stato-Regione e che ancora non ci sono state. «Nel rispetto di quello che avevamo proposto in campagna elettorale e che ora è diventato il nostro programma di Governo ha affermato intanto ieri Zilli ci siamo confrontati e abbiamo deciso di procedere nella direzione dei cittadini e delle loro esigenze reali, acquisite dopo un necessario e capillare ascolto delle comunità territoriali e la conseguente valutazione delle risorse a disposizione». Se riforma degli enti locali e revisione del sistema sanitario sono due punti cardine del manifesto politico dell'attuale Governo regionale, nella legge di Bilancio 2019, la prima dell'era Fedriga, un capitolo significativo probabilmente l'avrà l'intervento sulla fiscalità, per attrarre nuovi investimenti e a favore delle imprese già operanti sul territorio. Altro questione sotto la lente è il sostegno alle famiglia. Con quali declinazioni lo si saprà a breve, risorse permettendo.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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