IL PROTAGONISTA
UDINE Al Friuli lo legano gli affetti e una cultura «radicata

Mercoledì 15 Maggio 2019
IL PROTAGONISTA UDINE Al Friuli lo legano gli affetti e una cultura «radicata
IL PROTAGONISTA
UDINE Al Friuli lo legano gli affetti e una cultura «radicata molto profondamente nel mio cuore». E per il Friuli, e per Udine in particolare, il suo nome e il suo curriculum sono un vanto da esibire con orgoglio. Da ieri anche di più. Perché lo scienziato Mauro Ferrari, dal primo gennaio 2020, allo scadere del mandato del professor Jean-Pierre Bourguignon, sarà il prossimo presidente del Consiglio europeo della ricerca (Cer), la cabina di regia, per così dire, da cui dipendono i finanziamenti della ricerca scientifica in Europa.
LA NOTIZIA
Ieri, è stata una giornata campale, fra interviste e riunioni, a Bruxelles. Ma il tempo, l'ha trovato lo stesso, per qualche battuta. Come ha saputo della nomina, avvenuta dopo una selezione fra 50 candidati di spessore? «Mi hanno avvertito che sarebbe successo e ci siamo coordinati per fare l'annuncio insieme. L'incarico partirà fra sei mesi. Ma sono 40 anni che sono via, sarà il caso che passi del tempo qui per fare il programma insieme. Sono a Bruxelles per iniziare a familiarizzare con l'ambiente: sono venuto per conoscere l'attuale presidente e imparare da lui, stiamo passando delle grandi ore insieme. Mi sto preparando a ricevere il testimone per la staffetta. Sono veramente onorato di poter essere al servizio di questa agenzia, che supporta la ricerca di laboratori straordinari di scienziati in tutta Europa. Un'officina per idee che cambieranno il mondo e lo renderanno un posto migliore. Sono al servizio della grande ricerca eurpea».
AGENDA
Per il prossimo bilancio Ue la commissione ha proposto un programma ambizioso come Horizon Europe. È stato proposto anche un aumento di bilancio per il Cer per il 2021-2027. Che obiettivi si pone Ferrari? «Il budget non è ancora stato approvato. È molto complicato. Dev'essere stabilito un bilancio globale e, all'interno, quello legato alla ricerca. Sappiamo che nella storia i finanziamenti erogati dal Cer sono stati fra i 2 miliardi e i 2,5 miliardi. Uno potrebbe aspettarsi una cifra paragonabile. Ma ci sono tante variabili, come la Brexit e le prossime elezioni. È dall'autorità politica che discende il budget per la ricerca». «I finanziamenti vengono erogati sulla base dell'eccellenza delle proposte ricevute. Non si può sapere a priori in che settore si presenteranno le ricerche più straordinarie ed entusiasmanti. La volontà del Consiglio è stabilire un metodo per valutare le proposte e questo, storicamente è basato sull'eccellenza».
FRIULI
Insignito pochi giorni fa, in Senato, del premio Guido Carli, Ferrari ne ha approfittato per una scappata a Udine, «dove vivono mia mamma e i miei fratelli. Sono venuto la scorsa settimana, sono molto legato a Udine e al Friuli: ci torno volentieri». E cosa si porta via, nel suo bagaglio da emigrante di alta gamma? Ferrari sorride: «Tanto affetto e tante belle persone, mi porto via. Tanto apprezzamento per la cultura friulana, che è molto profondamente all'interno del mio cuore. Mi considero molto friulano». Tanto che proprio a Udine tornerà il 1. giugno, al Palamostre, «per una serata di musica e scienza». Ai giovani friulani cosa consiglierebbe? Di andarsene? «No. La prima e l'unica cosa che conta è mettersi al servizio di chi ha bisogno di noi. È la cosa dominante. Poi, sulla base di questo, bisogna guardare cosa si può portare a chi ha bisogno di noi. E, sulla base di questo, quali sono le modalità per portare quello che abbiamo a chi ne ha bisogno. E questo, a volte, richiede di andarsene da altre parti, per sviluppare le proprie idee. Altre volte, invece, va benissimo restare a casa. Non bisogna scappare a priori. Io, sono 40 anni che vado via eppure continuo a tornarci. Non riuscite a liberarvi di me...». E al telefono ride di gusto.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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