IL PROGRAMMA
UDINE Perseguire l'obiettivo indicato dall'Europa, ovvero dare la

Lunedì 23 Ottobre 2017
IL PROGRAMMA
UDINE Perseguire l'obiettivo indicato dall'Europa, ovvero dare la possibilità a tutti i cittadini di collegarsi entro il 2020 alla banda ultralarga, cioè con connettività Internet superiore ai 30 Mbps. E consentire ad almeno il 50% delle famiglie di attivare un abbonamento a Internet con connessione superiore ai 100 Mbps.
LA RETE PUBBLICA
È l'idea contenuta nell'aggiornamento per il 2018-2010 del Piano per la realizzazione e il completamento della Rete pubblica regionale per la banda larga e sviluppo della banda ultralarga approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, su proposta degli assessori alla Sanità e alle Infrastrutture. Per quanto riguarda lo sviluppo della banda ultralarga, gli ultimi atti che ne hanno definito il futuro in Friuli Venezia Giulia risalgono al luglio 2016, con l'accordo di programma siglato tra Regione e Mise e la Convenzione operativa con annesso piano tecnico predisposto da Infratel.
QUATTRO AREE
Sarà il Ministero dello Sviluppo economico Tramite Infratel a realizzare la rete con fondi europei e la rete resterà di proprietà dello Stato. La Regione partecipa con propri fondi. Il Ministero ha diviso il territorio in quattro cluster, a seconda del numero di unità abitati e dell'eventuale attivazione in esse di infrastrutture Bul da parte di operatori. I fondi a complessivamente a disposizione ammontano a 101 milioni 261mila 281 euro e prevedono la dotazione di infrastrutture delle aree bianche dei comuni appartenenti al cluster C e D, cioè con più o meno di 2500 unità abitative e nessun operatore presente con infrastrutture Bul o disposto a realizzarle; infrastrutture nelle aree bianche dei cluster D (con più di 2500 unità abitative) con reti abilitanti a servizi con velocità di connessione di almeno 30Mbit/s per il 100% delle abitazioni e unità locali al netto delle case sparse; collegamenti in modalità «fibra fino a casa» di tutte le sedi della Pubblica amministrazione, dei presidi sanitari e dei plessi scolastici in tutti i comuni interessati al piano.
IL CABLAGGIO
L'obiettivo è di dotarsi di infrastrutture con l'architettura «fibra fino alla cabina» o «fibra fino al ciglio del marciapiedi» per il 100% delle unità immobiliari le aree classificate da Infratel come cluster D, con cioè meno di 2.500 unità abitative. Con questo tipo di cablaggio, la banda ultra larga si avvicina fino a poche centinai di metri dall'abitazione, arrivando al cosiddetto armadio di strada, solitamente non distante più di 300 metri dalle abitazioni, dal quale si dipanano successivamente i collegamenti in rame verso le singole abitazioni. Si intende, inoltre, raggiungere il 70% delle unità immobiliari delle aree classificate come cluster C (più di 2.500 unità abitative) con la banda ultra larga fino all'interno dell'abitazione o alla scatola telefonica esterna, garantendo connessioni ad alte prestazioni, 100 Mbps. Il restante 30% delle unità abitative sarà coperto ad almeno 30 Mbps.
Sarà inoltre realizzato il collegamento in fibra Nga a velocità di almeno 100Mbps di tutte le sedi della Pubblica amministrazione, dei presidi sanitari pubblici, dei plessi scolastici, delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici, nelle aree bianche, in tutti i comuni interessati dal piano indipendentemente dal cluster di appartenenza. Da qui al 2020, non da ultimo, dovrebbe nascere lo Sportello unico per le telecomunicazioni, che si occuperà, in via prioritaria, della comunicazione e delle azioni informative da e verso gli enti e le comunità locali.
Antonella Lanfrit
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