IL PROBLEMA
UDINE Resta alta la guardia sul nodo delle barriere architettoniche

Lunedì 10 Agosto 2020
IL PROBLEMA
UDINE Resta alta la guardia sul nodo delle barriere architettoniche a Udine. Un problema che riguarda non solo le persone disabili costrette a muoversi in carrozzina, ma anche le mamme con passeggino o gli anziani che faticano a camminare. Il consigliere comunale del M5S Domenico Liano ha raccolto un piccolo dossier fotografico, che ha allegato ad una doppia interrogazione. «Allo stato non ho ancora ricevuto risposta e non so quando saranno calendarizzate. Il problema, purtroppo, si trascina da anni e ricevo molte segnalazioni anche da disabili», spiega.
LE CARENZE
«Dopo aver ricevuto segnalazioni da alcuni cittadini ho notato alcune carenze nel rendere pienamente transitabili e quindi fruibili alcuni marciapiedi della città da parte di categorie, sostanzialmente utilizzatrici di carrozzine e passeggini, in particolare tra le vie che si diramano da viale Vat a Paderno, e non è difficile intuire il disagio per queste categorie di utenti. Ho raccolto alcune foto che definiscono questo problema in via Monte Grappa e in viale Leonardo da Vinci, dove è praticamente impossibile passare a causa di aiuole attaccate alle pensiline delle fermate dell'autobus. In altri marciapiedi invece gli ostacoli sono molti, bidoncini della raccolta porta a porta compresi». Per il consigliere grillino si tratta di «situazioni imbarazzanti, tanto più per un comune che ha da poco deliberato il via libera al Piano eliminazione barriere architettoniche, dandomi risposta in commissione con convinzione, assumendosi l'impegno a risolvere le immense difficoltà che i cittadini disabili o altre (basta essere una mamma con bambino in carrozzina per rendersene conto) si trovano a dover affrontare ogni giorno per poter vivere la vita quotidiana con una certa autonomia».
VIALE VOLONTARI
«Affrontando la stessa problematica da altra angolazione, trovo inconcepibile che in una via importante e molto frequentata, come Viale Volontari della Libertà, non sia previsto nemmeno uno stallo per disabili (ma esiste un posto riservato nello slargo su cui si affaccia la farmacia ndr). Auspico che l'assessore di competenza e l'intera giunta provvedano immediatamente a sanare questa grave mancanza effettuando una seria mappatura delle vie che ancora oggi non hanno previsto i parcheggi per disabili. Presumo che fare delle strisce a terra di un colore diverso non sia un problema di così difficile soluzione, specie nel corso di lavori di asfaltatura già in previsione. Mi rendo conto che la priorità di questa - come dell'altra- amministrazione sia riempire la città di rotonde, anche non necessarie, e di centri commerciali più o meno grandi, ma non capisco perché invece non si provveda con altrettanto impegno a risolvere situazioni di urgente e reale necessità (con un impatto economico sicuramente meno oneroso) a favore delle fasce più deboli e da tutelare». Da questa disamina nascono due interrogazioni. Liano confida «in un rapido riscontro di questa amministrazione». Un altro nodo è quello relativo alla mappatura della città a misura di disabile, con un elenco dei posti auto riservati, che «non è stata mai fatta perché il Comune non ha stanziato alcun contributo per il progetto presentato ed approvato all'unanimità in commissione consiliare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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