Il primo bando welfare di comunità

Domenica 21 Gennaio 2018
Il primo bando welfare di comunità
SOGGETTI FRAGILI
UDINE La Fondazione Friuli lancia il primo bando welfare di comunità: un fondo da 700mila euro destinato a sostenere progetti a favore di anziani, disabili e minori in situazioni di disagio. «È il primo bando nella storia della Fondazione a poter contare su un appoggio esterno. È un bando sperimentale, aperto a correzioni e la nostra intenzione è di replicarlo ha commentato il presidente della Fondazione, Giuseppe Morandini -. Da qui parte la strada da percorrere necessariamente tutti assieme verso un nuovo modello di welfare di comunità: è una sfida che va affrontata. Questo bando ha continuato -, nasce da tanto ascolto, da tante visite sul territorio, da una grande sinergia con le istituzioni e con gli operatori del terzo settore, ma soprattutto dal desiderio di aiutare le persone e le famiglie che hanno bisogno di servizi per la cura di anziani, disabili e minori. Grazie anche alla sensibilità di Intesa San Paolo, questa prima edizione può contare su risorse importanti che permetteranno di realizzare un buon numero di progetti». I fondi finanzieranno le iniziative di sistema del terzo settore, sperimentali e innovative, che riguardano gli interventi educativi a minori in condizioni di disagio, quelli di inclusione a favore delle persone con disabilità psico-fisica e la cura di anziani non autosufficienti. La domanda potrà essere presentata, entro il 28 febbraio, da Aziende per l'assistenza sanitaria, Uti, Asp e soggetti del terzo settore che operino nell'ambito sociosanitario e abbiano sede sul territorio della Fondazione. I progetti, che devono avere una durata massima di 12 mesi, verranno valutati da una commissione e saranno finanziati almeno fino al 30% della spesa complessiva, senza limiti massimi. «Dopo la chiusura del bando ci vorrà qualche giorno perché la commissione valuti i progetti ha specificato Morandini -, e penso che con aprile saremo operativi». «I modelli tradizionali di welfare non funzionano più ha aggiunto Antonio Zuttion, direttore del servizio integrazione sociosanitaria Regione Fvg -. Spingendo alle alleanze, il bando può essere un'opportunità per ricostruire i tessuti comunitari». Ai fondi ha contribuito anche Intesa San Paolo, con 200mila euro: «Sentiamo la responsabilità del nostro ruolo come motore di crescita ha commentato Renzo Simonato, direttore di Intesa San Paolo per il Triveneto -. Questo è il primo bando con la Fondazione Friuli, ma presto se ne aggiungeranno atri: uno relativo alla scuola e uno sul patrimonio artistico-culturale». Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore regionale alla salute, Maria Grazia Telesca: «La salute è un prodotto del benessere sociale ha detto -: le istituzioni, da sole, non ce la fanno e occorre creare grandi alleanze con la ricchezza rappresentata dalle associazioni del territorio. È necessario infatti che questa ricchezza sia messa a sistema, per evitare interventi frammentati che sprecano risorse». Commenti positivi sono arrivati anche dai rappresentanti del mondo del terzo settore.
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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