Il prefetto schiera le forze dell'ordine nei supermercati

Giovedì 27 Febbraio 2020
LA MISURA
PORDENONE La riunione tra i vertici della politica regionale e i prefetti, che si è svolta martedì in Prefettura a Trieste, non ha partorito solo un appello destinato all'armonizzazione delle misure preventive tra i territori, ma anche un impegno particolarmente insolito per le forze dell'ordine, con polizia di Stato e carabinieri in testa. Militari dell'Arma e poliziotti, infatti, sono chiamati dalle quattro Prefetture friulane a un'attività straordinaria di sorveglianza nei principali centri commerciali e nei negozi di alimentari. «L'obiettivo - ha fatto sapere il prefetto di Pordenone, Maria Rosaria Maiorino - è quello di evitare che si possano rivedere le scene di domenica e di lunedì, quando c'è stato il classico assalto ai supermercati per l'approvvigionamento di beni di prima necessità». La presenza dei carabinieri e della polizia di Stato nei centri commerciali è discreta, e serve soprattutto per fornire alle Prefetture un quadro dell'emergenza a fine giornata. Chi fa incetta di alimenti per paura di un peggioramento della situazione relativa al coronavirus, infatti, non commette alcun reato, e il monitoraggio delle forze dell'ordine serve solamente da termometro dello stato di panico della popolazione. «Lunedì - ha aggiunto Maiorino - abbiamo notato un particolare afflusso nei supermercati della provincia, con frutta e verdura in cima alle preferenze dei tanti clienti che avevano preso paura nelle prime ore dell'emergenza. Le forze dell'ordine controlleranno proprio questi flussi».
Si tratta di una misura che deve servire a stemperare la tensione e a dissuadere le persone da eventuali corse all'ultimo pacco di pasta, dal momento che in provincia di Pordenone non si è in una situazione grave. Un altro argomento discusso nella riunione dei prefetti che si è tenuta a Trieste è quello relativo al rischio che eventuali approfittatori o truffatori possano utilizzare l'emergenza coronavirus per raggirare persone spaventate e deboli. «Su questo fronte - ha concluso sempre il prefetto di Pordenone, Rosaria Maiorino - è al lavoro la Guardia di Finanza, che ha il compito di monitorare attentamente eventuali rialzi ingiustificati dei prezzi di alcuni prodotti ma anche le truffe». Episodi di questo genere sono già stati segnalati nelle zone d'Italia più colpite dal virus, e non si vuole che il fenomeno possa raggiungere anche il Friuli Venezia Giulia.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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