IL PIANO
UDINE Lo scorrimento delle domande di edilizia agevolata (bonus prima

Venerdì 25 Settembre 2020
IL PIANO UDINE Lo scorrimento delle domande di edilizia agevolata (bonus prima
IL PIANO
UDINE Lo scorrimento delle domande di edilizia agevolata (bonus prima casa) a copertura delle richieste pervenute successivamente all'8 maggio 2019. Ma anche il sostegno diretto rispetto al rinnovato interesse nei confronti dell'edilizia convenzionata, nelle situazioni in cui iniziative già avviate negli anni precedenti giungeranno al punto da consentire l'individuazione degli assegnatari-acquirenti. E poi proseguire le forme di sostegno agli affitti per le famiglie meno abbienti, come pure l'installazione di ascensori in fabbricati che ne siano privi o l'adeguamento di quelli esistenti a fini di miglioramento dell'accessibilità. Sono le priorità formalizzate dalla Giunta regionale sul fronte delle politiche per la casa con il Piano per il 2020, approvato su proposta dell'assessore alle infrastrutture e al territorio Graziano Pizzimenti (Lega).
Il Piano è il primo terzo del Programma per la casa varato dalla Regione relativamente al periodo 2020-2022, ma contiene in sé già previsioni di spesa e destinazioni delle risorse. Fra le priorità indicate nella delibera di Giunta come spiega Pizzimenti - figurano anche la necessità di un incremento di alloggi da destinare alle fasce deboli della popolazione e le azioni di edilizia sovvenzionata proposte dalle Ater, anche a completamento di interventi già sostenuti con i precedenti Piani annuali 2017 e 2018.
LE RISORSE
La Regione, per far quadrare il bilancio nonostante le emergenze di gettito imputabili alla pandemia del Covid 19, ha stabilito una diluizione delle risorse in campo come investimenti nell'arco del triennio cominciato quest'anno. Nel dettaglio all'edilizia Edilizia sovvenzionata andrà il 40% nel 2021 e il 60% nel 2022, all'edilizia convenzionata in proprietà il 50% nel 2020 e il 50% nel 2021 e infine agli interventi per gli ascensori il 50% nel 2021 e il 50% nel 2022. Sempre sul fronte degli impegni d'investimento, la Regione prevede l'erogazione di complessivi 39,461 milioni di euro nel triennio, dei quali 13,461 milioni per quest'anno, 13,1 milioni per il 2021 e 12,9 milioni per il 2022. Quanto ai fondi di spesa corrente, il Piano per le politiche abitative prevede l'erogazione di 20,350 milioni di euro, risorse queste riferite nella loro interezza al 2020 e così suddivise: 12,3 milioni di euro al Fondo sociale delle Ater, altri 8 milioni per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione da parte degli inquilini in condizioni economiche di maggior sfavore e infine 50mila euro per sostenere i proprietari di seconde case intenzionati ad adibire i loro alloggi ad attività di locazione.
IL CONTESTO
La Giunta regionale, nel predisporre questo Piano, ha preso le mosse da una serie di considerazioni fattuali: La sospensione dei cantieri edili nei primi sei mesi del 2020, causa l'emergenza epidemiologica Covid-19, ha rallentato e quindi ulteriormente posticipato la conclusione degli interventi, annota la Regione, un fenomeno reso evidente soprattutto con riferimento agli stanziamenti finora assegnati all'azione di sostegno alle iniziative del coabitare sociale e delle forme innovative dell'abitare (45 milioni di euro nel triennio scorso). Si tratta di interventi che hanno avuto un andamento estremamente lento delle opere (erogati finora solo 4,1 milioni di euro, pari al 9% dei contributi concessi). Pertanto la Giunta Fedriga è approdata alla conclusione che occorra, alla svelta, un'attenta valutazione circa l'effettiva urgenza finanziaria del settore. Non solo: per altri versi, il contesto dovuto all'emergenza Covid 19 ha fatto emergere criticità economiche e sociali - a partire dalla liquidità delle nostre famiglie che impongono l'avvio di un percorso assieme ai Tavoli territoriali (sono 18 ndr) per accertare eventuali sopravvenute necessità di sostegno all'abitare. Ecco perché diventa ancora più importante sostenere prioritariamente le azioni che rappresentano una più rapida soddisfazione al disagio sociale già emerso osserva l'assessore Pizzimenti padre del provvedimento - , rimandando agli esercizi successivi gli investimenti a favore di iniziative per la cui realizzazione sono necessari anche l'avvio di cantieri, se non per opere considerate essenziali.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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