IL PIANO
UDINE «Con la prossima settimana faremo il punto sugli incontri

Giovedì 17 Ottobre 2019
IL PIANO UDINE «Con la prossima settimana faremo il punto sugli incontri
IL PIANO
UDINE «Con la prossima settimana faremo il punto sugli incontri formativi che già erano stati programmati. Per novembre saremo a regime e a inizio dicembre partirà la raccolta porta a porta». L'assessore all'ambiente, Silvana Olivotto, rassicura sui tempi di partenza della nuova modalità di raccolta porta a porta dopo la sentenza del Tar che ha giudicato inammissibile il ricorso di un gruppo di cittadini che voleva bloccare il provvedimento. «Era stato tutto rinviato in attesa del pronunciamento dice -, ma ora si parte».
IL NUOVO SISTEMA
L'avvio della differenziata spinta, che doveva debuttare a ottobre, è slittato a dicembre per la 2° Circoscrizione e proseguirà progressivamente a febbraio 2020 con la 4°, la 5° e la 6° per concludersi in due passaggi, ad aprile e a giugno del prossimo anno, nei restanti quartieri. Tra fine ottobre e inizio novembre, quindi, dovrebbe partire la campagna informativa per Rizzi, San Domenico, Cormôr e San Rocco. Allo stato attuale, il progetto approvato prevede per le utenze domestiche in tutte le Circoscrizioni (esclusa la prima) due passaggi alla settimana per l'organico (anche se si sta valutando l'ipotesi di aumentarli a tre), uno alla settimana per l'indifferenziato e uno ogni quindici giorni per carta e cartone, plastica e vetro e alluminio, mentre per le utenze non domestiche il passaggio avverrà due volte la settimana per l'organico e una per gli altri tipi di raccolta. Per i cittadini di Udine Centro, invece, sempre in riferimento alle utenze domestiche, i passaggi settimanali saranno due sia per quanto riguarda l'indifferenziato, sia per l'organico mentre la Net passerà una volta ogni sette giorni a ritirare carta e cartone, plastica e vetro e alluminio; per le utenze non domestiche i passaggi saranno due alla settimana per l'indifferenziato e tre per tutte le altre tipologie di rifiuti. Il sindaco Pietro Fontanini, però, ha già annunciato che con i ribassi di gara, ottenuti dagli appalti per la fornitura dei cassonetti e per il servizio di raccolta e trasporto rifiuti, si potrà modificare il numero dei passaggi di ritiro; allo stesso tempo, la seconda Circoscrizione ha già chiesto di poter aumentare a tre i ritiri per l'umido (soprattutto d'estate) e di creare una piccola isola ecologica nel quartiere.
LE CRITICITÀ
Il via libera del Tar non ha certo dissipato i nodi sollevati sulla partenza del porta a porta, tra cui quelli degli amministratori di condominio: un gruppo ha già annunciato che consiglierà ai proprietari di dotarsi di cassonetti singoli (5 per unità abitativa) per evitare i costi che deriverebbero dall'intervento di una ditta esterna per movimentare i contenitori condominiali. Ovvio, però, che nei condomini grandi questo potrebbe generare una selva di bidoncini sulla strada.
L'OPPOSIZIONE
Se Palazzo D'Aronco ha espresso soddisfazione per la sentenza del Tar, di tutt'altro tenore sono i commenti dell'opposizione. «I cittadini valuteranno i disastri di questa giunta dice la consigliera Pd, Cinzia Del Torre, che aveva sostenuto il Comitato Udine Pulita e il suo ricorso -: se la grottesca improvvisazione dimostrata in via Aquileia è motivo di ilarità nei bar, col porta a porta non riderà più nessuno, e, alla fine, nemmeno il sindaco che oggi crede di aver vinto. A Udine parte questo sistema proprio mentre, da Nord a Sud, tante città come Parma, Palermo, Acireale, Belluno, Reggio Calabria, Padova e Sassuolo, lo stanno abbandonando per adottare metodi più tecnologici. Il sistema alla Fontanini è tipico degli anni '90: la giunta di Udine governa con lo specchietto retrovisore e sta portando indietro la città di 20 anni. La confusione, soprattutto nei condomini, sarà totale e i bidoni delle immondizie, invece di sparire, invaderanno entro breve strade e marciapiedi». Anche il gruppo Prima Udine rinnova le sue critiche: «Il sindaco, invece di ascoltare, continuerà imperterrito in uno dei più grandi e gravi errori della storia della città. A pagare saranno come sempre i cittadini udinesi, categoria di cui lui e diversi assessori non fanno parte».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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