IL NUOVO PIANO
TRIESTE Chi non ha memoria non ha futuro, ammoniva Primo Levi

Venerdì 26 Aprile 2019
IL NUOVO PIANO
TRIESTE Chi non ha memoria non ha futuro, ammoniva Primo Levi di fronte all'indicibile tragedia dell'Olocausto. Il Novecento del confine orientale ha vissuto una serie impressionante di tragedie che vanno dalle deportazioni naziste agli eccidi titini nelle Foibe e all'Esodo dalle terre giuliane e dalmate. Pagine di storia talora strappate o nascoste, spesso sgualcite, raramente recepite dalle nuove generazioni come memoria collettiva di una comunità. Ecco perché la Regione ha inserito proprio Memoria e Ricordo fra i pilastri del nuovo Piano d'interventi per lo sviluppo dell'offerta formativa nelle scuole del Friuli Venezia Giulia.
IL DOCUMENTO
Infatti nel documento, approvato dalla Giunta Fedriga su proposta dell'assessore Alessia Rosolen, le azioni regionali si articolano in cinque bandi a cadenza annuale ai quali le scuole potranno partecipare anche in rete. La dote finanziaria complessiva per l'annata 2019/20 risulta pari a 3,3 milioni di euro, implementabili con ulteriori risorse qualora emergesse tale disponibilità con la manovra di assestamento estivo del bilancio. E se al primo posto campeggia il bando Progetti per l'arricchimento dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con una dote di 2,2 milioni di euro, il bando Memoria e Ricordo ne conta 90mila: una dote ancora piccola, ma sufficiente per segnare una svolta nella presa di coscienza storica dei fatti. Un'operazione, questa, che conviene avviare con i cittadini più giovani, ossia proprio sui banchi di scuola, purché ciò avvenga nell'obiettività di insegnamento ad onta delle letture troppo spesso viziate da interessi di parte. Oltretutto in aree, come il Friuli Venezia Giulia, dove ancora oggi la prima metà del Novecento stenta a divenire passato condiviso o condivisibile nelle coscienze.
I PROGETTI
Le iniziative in questione potranno sostanziarsi anche in incontri e viaggi a favore di scolaresche di ogni ordine e grado sul territorio regionale. La partecipazione a questo bando è rivolta a scuole-capofila di reti con almeno tre istituti statali e paritari e Comuni del Fvg purché in collaborazione con tali realtà scolastiche. L'intento evidente è favorire proposte didattiche di elevato livello educativo attraverso le sinergie da mettere in campo fra il mondo della scuola e le istituzioni locali. Altri 140mila euro vengono attribuiti dalla Regione al bando per l'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie sul territorio del Fvg, mentre 800mila euro sono destinati dal Piano per proseguire l'esperienza delle cosiddette Sezioni Primavera in nidi e scuole materne. Infine 100mila euro vengono destinati a sostenere convenzioni con soggetti pubblici per realizzare interventi a favore delle scuole su tematiche di rilevante interesse in ambito scolastico ed educativo. Tornando, ora, al bando principale sul rafforzamento dell'offerta formativa, occorre precisare che la Regione fissa tre macro-parametri sui quali tarare le partecipazioni: innanzitutto il livello di complessità dell'autonomia scolastica e della sua offerta educativa, fra l'altro sulla base del numero di plessi o di classi attivate e dell'esistenza del tempo pieno o del tempo prolungato. Un secondo parametro riguarda, invece, la presenza di alunni che rivelino difficoltà di apprendimento, anche suol piano linguistico. Si terrà conto dell'eventuale presenza di alunni stranieri o disabili o affetti da disturbi specifici di apprendimento. Infine il terzo parametro riguarda la localizzazione delle scuole che presenteranno la domanda: infatti è intenzione difendere a oltranza le scuole di montagna. Le azioni da candidare al finanziamento regionale nell'ambito di tale bando devono richiamarsi alle competenze-chiave europee, a quelle linguistiche, alla valorizzazione di lingue e storia dell'Europa, alla conoscenza storica, antropologica, linguistica e ambientale del Friuli Venezia Giulia, all'apprendimento delle lingue di scolarizzazione in un contesto plurilinguistico, ma manche alla promozione del benessere e al contrasto della dispersione scolastica.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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