IL NODO
TARVISIO Sono a tutti gli effetti luoghi di divertimento all'aria aperta,

Martedì 3 Agosto 2021
IL NODO TARVISIO Sono a tutti gli effetti luoghi di divertimento all'aria aperta,
IL NODO
TARVISIO Sono a tutti gli effetti luoghi di divertimento all'aria aperta, eppure in virtù della classificazione Ateco che li accumuna ai parchi divertimento in stile Gardaland, tra meno di una settimana dovrebbero essere preclusi a chi non sia dotato di Green Pass. È la paradossale situazione denunciata dai gestori dei parchi avventura: i percorsi acrobatici in sicurezza sospesi tra gli alberi. Poco importa se, di fatto, siano più simili a impianti sportivi all'aperto, per la norma che entrerà in vigore dal 6 agosto a fare fede è il solo codice adottato per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico: ovvero il 93.21.00 che identifica parchi di divertimento e parchi tematici, senza alcuna distinzione di tipologia. Una questione che preoccupa e non poco le imprese del settore, che prevedono un possibile calo del loro pubblico di riferimento. Il target di riferimento è principalmente composto da giovani e adolescenti, proprio la fascia di popolazione che, al momento, risulta essere quella con una minor percentuale di vaccinati. Un calo che, conti alla mano, potrebbe sfiorare in alcuni casi anche il 65%.
TAMPONE
Certo, ci sarebbe l'alternativa del tampone (che permette di acquisire una certificazione verde seppur di durata molto limitata nel tempo) ma, come sottolinea Maurizio Crisanti coordinatore delle associazioni nazionali di categoria - anche in questo caso le difficoltà da affrontare sarebbero molte. «I parchi di divertimento non sono in genere collocati al centro delle città - ricorda - e per molti è impossibile individuare nelle vicinanze una struttura che esegua tamponi rapidi». Una problematica che tocca direttamente anche il Parco Avventura di Sella Nevea, il primo parco del genere sorto in regione e che lo scorso 10 giugno ha dato il via alla sua sedicesima stagione. A gestirlo è Diana Martucci che non nasconde la sua preoccupazione per un'estate che sembra nuovamente riservare moltissime incognite. Dopo aver dovuto dire addio a momenti caldi come Pasqua e Pasquetta, ai ponti del 25 aprile e del Primo maggio o alle scolaresche, ecco che anche agosto e settembre rischiano improvvisamente di diventare mesi complicati. «Di sicuro non chiuderemo - Martucci ne è convinta nonostante lamenti ancora poca chiarezza - immagino che nel frattempo, se resteranno queste disposizioni, ci istruiranno sul da farsi».
VERIFICHE
Tra le problematiche da affrontare, infatti, non c'è solo il Gree Pass, ma anche chi dovrà verificarne il possesso: «Saremo costretti ad assumere un altro dipendente ad hoc che faccia solo quello?». A farsi portavoce del malessere è anche Damiano Quarantotto, del Trieste Adventure Park: «Nei mesi scorsi abbiamo definito protocolli e procedure e abbiamo acquisito sistemi di booking. Siamo coscienti che c'è una pandemia e che non è il momento dei personalismi, proprio per questo non siamo scesi in piazza. Adesso che abbiamo i clienti e che le cose andavano meglio, dobbiamo però gestire questo nuovo problema». Nonostante le richieste al Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga e all'assessore Bini di promuovere azioni possibili presso il Governo e al consigliere Ussai di fare altrettanto nel consiglio Regionale, resta il dubbio su cosa accadrà dal 6 agosto. «Nei prossimi giorni - conclude Quarantotto - i gestori decideranno se piccoli territori come Duino, Piancavallo, Forni di Sopra e Sella Nevea continueranno ad avere aperta una attrazione turistica come i parchi avventura». A rischio ci sarebbero anche diversi posti di lavoro. Pur scegliendo di proseguire nella stagione, infatti, l'affluenza potrebbe essere ridotta a tal punto che il personale rischia «di rivelarsi sovrabbondante».
Tiziano Gualtieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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