MORSANO
Pubblica il libro 'Izourt Il dramma degli immigrati italiani sulle dighe dei Pirenei francesi'' e vince la prima edizione del concorso letterario Dispatriati di Filitalia international, presentato l'anno scorso al Salone internazionale del libro di Torino. L'autrice è una cittadina di Morsano, Renza Bandiera. Nei giorni scorsi a Venezia, la sala Cuoi di Palazzo Ferro-Fini, sede del consiglio regionale del Veneto, aveva accolto la cerimonia per ricordare l'anniversario dell'80. anno della catastrofe accaduta ad Izourt , nei Pirenei francesi, durante la costruzione di una diga in cui morirono 29 italiani, tra questi numerosi veneti e friulani. Il loro ricordo è tutt'ora vivo nelle rispettive comunità di provenienza. Il libro di Renza Bandiera, pubblicato dalla casa editrice Mazzanti di Venezia, ha colpito nel segno. La scrittrice è stata omaggiata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, con la copia del sigillo del Consiglio stesso. All'evento erano presenti il sindaco della cittadina francese di Auzat - Izourt, luogo del tragico evento, nonché numerosi sindaci dei comuni italiani colpiti dal dramma. A rappresentare Morsano al Tagliamento c'erano il sindaco Giuseppe Mascherine e l'assessore Giuliano Biasin. Una tragedia del lavoro, quello di Izourt, che è stata dimenticata per diversi decenni e che solo dai primi anni del nuovo secolo è stata riportata alla memoria grazie a un gruppo di appassionati di storia dell'emigrazione e dall'associazione francese Ricordate. Tra le vittime otto friulani, tre provenienti della Destra Tagliamento: Umberto Braida (Travesio), Vincenzo Tassan Caser (Aviano) e Carlo Zat, originario di Caneva.
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Pubblica il libro 'Izourt Il dramma degli immigrati italiani sulle dighe dei Pirenei francesi'' e vince la prima edizione del concorso letterario Dispatriati di Filitalia international, presentato l'anno scorso al Salone internazionale del libro di Torino. L'autrice è una cittadina di Morsano, Renza Bandiera. Nei giorni scorsi a Venezia, la sala Cuoi di Palazzo Ferro-Fini, sede del consiglio regionale del Veneto, aveva accolto la cerimonia per ricordare l'anniversario dell'80. anno della catastrofe accaduta ad Izourt , nei Pirenei francesi, durante la costruzione di una diga in cui morirono 29 italiani, tra questi numerosi veneti e friulani. Il loro ricordo è tutt'ora vivo nelle rispettive comunità di provenienza. Il libro di Renza Bandiera, pubblicato dalla casa editrice Mazzanti di Venezia, ha colpito nel segno. La scrittrice è stata omaggiata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, con la copia del sigillo del Consiglio stesso. All'evento erano presenti il sindaco della cittadina francese di Auzat - Izourt, luogo del tragico evento, nonché numerosi sindaci dei comuni italiani colpiti dal dramma. A rappresentare Morsano al Tagliamento c'erano il sindaco Giuseppe Mascherine e l'assessore Giuliano Biasin. Una tragedia del lavoro, quello di Izourt, che è stata dimenticata per diversi decenni e che solo dai primi anni del nuovo secolo è stata riportata alla memoria grazie a un gruppo di appassionati di storia dell'emigrazione e dall'associazione francese Ricordate. Tra le vittime otto friulani, tre provenienti della Destra Tagliamento: Umberto Braida (Travesio), Vincenzo Tassan Caser (Aviano) e Carlo Zat, originario di Caneva.
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