IL DIBATTITO
TRIESTE Promuovere lo sviluppo economico ed occupazionale del Friuli

Mercoledì 12 Dicembre 2018
IL DIBATTITO
TRIESTE Promuovere lo sviluppo economico ed occupazionale del Friuli Venezia Giulia. La Giunta con un emendamento ad hoc, ancora da discutere, alla manovra di bilancio 2019-2021 che oggi entrerà nel vivo con l'inizio dell'esame dell'articolato intende istituire a tal fine l'Agenzia Lavoro & Sviluppo Impresa quale strumento di accordo tra le esigenze del settore produttivo ed imprenditoriale e le attività dei soggetti pubblici e privati competenti in attività produttive e politiche del lavoro. La sede legale sarà a Trieste e la Regione eserciterà nei confronti dell'Agenzia attività di vigilanza e controllo.
Lungo l'elenco delle competenze previste: tra queste, l'attuazione delle politiche definite dalla Giunta a sostegno dell'attrattività del territorio e dell'imprenditoria regionale anche in vista del conseguimento di ricadute occupazionali positive, la promozione delle location ritenute idonee per attrarre investimenti nazionali e internazionali e per l'insediamento di nuove iniziative imprenditoriali, prioritariamente negli agglomerati industriali; il coordinamento della gestione delle situazioni di crisi aziendale; la promozione della professionalizzazione, del reintegro lavorativo e della formazione professionale con un occhio di riguardo per i giovani lavoratori e le nuove professionalità digitali; ed infine l'osservazione e l'analisi dei fenomeni infortunistici e di lavoro sommerso ed irregolare, ma anche l'ideazione e attuazione di campagne di informazione mirate per imprese e lavoratori al fine di diffondere la conoscenza degli strumenti esistenti per lo sviluppo economico ed occupazionale.
L'Agenzia che potrà avvalersi di un comitato scientifico composto al massimo da 5 esperti in economia e lavoro - predisporrà inoltre il Programma di marketing territoriale ricercando investitori nazionali ed esteri, promuovendo l'immagine della regione e le opportunità di investimento. Si prevedono un direttore generale ed un revisore dei conti.
LA MANOVRA
Non ci saranno poste puntuali. Almeno da parte della maggioranza di centrodestra, su precisa indicazione del governatore Massimiliano Fedriga, mentre le opposizioni sono pronte a battagliare a colpi di emendamenti: ieri mattina la seduta dell'Aula è iniziata con un'ora di ritardo proprio a causa del protrarsi di una riunione in merito tra Fedriga e i capigruppo di maggioranza.
Per Mauro Bordin (Lega) si tratta di una «manovra complessa, coraggiosa e ambiziosa che apre al futuro» anche grazie al ricorso all'indebitamento (per 319 milioni di euro). Spicca l'abbattimento totale per tre anni dell'Irap rivolto ai nuovi insediamenti, riservando agli stessi un'aliquota dell'1% per un ulteriore biennio oltre alle deduzioni Irap legate all'assunzione a tempo indeterminato di persone prive di occupazione a causa di crisi aziendali.
Attacca Roberto Cosolini (Pd) sulle «risorse dimezzate per l'imprenditoria femminile, da 1,1 milioni a 600mila euro; la riduzione a poco più di un terzo di quelle per il supporto manageriale alle Pmi, da 900mila a 341mila; il taglio all'investimento nei grandi eventi, da 3.468.000 euro a 1.500.000, e quello alla Film Commission e le risorse dimezzate per la promozione integrata». E ancora denuncia la «diminuzione di 23 milioni nel settore casa, dai 6 milioni si passa a zero nel recupero dei centri urbani».
Contrari all'indebitamento i Cittadini «perché danneggia la Regione» e il Patto per l'Autonomia: «Prima lo Stato ci renda il maltolto».
Con un emendamento ad hoc, il Pd chiede di inserire in Stabilità 30 milioni in tre anni per l'acquisto del macchinario per la prototerapia al Cro di Aviano.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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