Il convoglio cozza contro le pietre messe sui binari: «Gesto da condannare»

Venerdì 4 Dicembre 2020
Il convoglio cozza contro le pietre messe sui binari: «Gesto da condannare»
LA VICENDA
UDINE Non c'è pace sui binari friulani. Dopo una nottata e una mattinata da dimenticare, con il gelo a tenere in ostaggio le linee di alimentazione elettrica e i disagi a valanga su 35 convogli regionali, la serata di ieri si è conclusa con un'altra raffica di rallentamenti che ha coinvolto sette treni della flotta di Trenitalia Friuli Venezia Giulia, con ritardi che hanno raggiunto picchi di settanta minuti. A bordo diversi viaggiatori della provincia di Udine e Pordenone che stavano rientrando verso casa. Stavolta, però, a causare il nuovo patatrac ferroviario è stata la presenza - pare - di alcune pietre messe da qualcuno sui binari lungo la linea Udine-Trieste, non lontano dalla stazione di Gorizia. Immediata la condanna da parte dei comitati dei pendolari friulani che invocano «una punizione esemplare per questi vandali».
L'EPISODIO
A quanto riferito da Trenitalia, la circolazione è rimasta sospesa nel tratto fra Gorizia e Redipuglia per 45 minuti dalle 18.05 alle 18.50 «a seguito di urto con corpo estraneo da parte del regionale 2464 Trieste-Venezia». Dopo questo episodio, il personale del treno, gli agenti della Polfer e i tecnici di Rfi hanno fatto i dovuti accertamenti constatando «la presenza di pietrisco posto da ignoti sui binari». Il risultato? Rallentamenti fino a 70 minuti per 7 regionali. La direzione di Trenitalia Fvg ha informato come da prassi Regione e comitati dei rallentamenti dovuti ad accertamenti dell'autorità giudiziaria e della cancellazione del 20988 Trieste-Udine, i cui viaggiatori sono stati «riprotetti su treno 2468 con fermate straordinarie».
I VIAGGIATORI
A bordo del Trieste-Venezia incappato nel pietrisco c'era anche un viaggiatore della provincia di Udine salito a Gorizia: «Le persone a bordo hanno sentito un forte rumore. Temevano che fosse stato investito un animale selvatico, invece, dai controlli a terra non è stata trovata nessuna traccia. Mentre il capotreno stava per dare il via libera alla partenza sarebbero state viste delle persone che si dileguavano». «Non ci siamo fatti mancare niente - commenta Andrea Palese dei comitati pendolari - oggi. Dopo il gelo, i vandali. Non ci sono più parole per descrivere giornate del genere. Se come sembra sarà confermato che si tratta di vandali, condanniamo questo gesto criminale che mette a rischio la vita delle persone. Ormai sembra che le ferrovie siano un gioco. C'è gente che cammina sui binari e gente che mette i sassi. Bisogna tornare alle regole. Auspichiamo una punizione esemplare per qualsiasi trasgressore».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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