Il Comune vende le quote della Fiera ma punta al rilancio

Domenica 8 Dicembre 2019
LA VICENDA
UDINE Il Comune di Udine mette in vendita le sue quote in Udine e Gorizia Fiere spa, anche se si punta ancora a trovare una soluzione per il suo rilancio. E' stata pubblicata, infatti, l'indizione della procedura per la cessione di 1.392.637 azioni, pari al 22,87 per cento del capitale sociale: un'operazione, motivata dai ripetuti bilanci in rosso, che fa seguito a quanto approvato dal consiglio comunale lo scorso dicembre. Si tratta di un atto dovuto ha spiegato l'assessore al patrimonio Francesca Laudicina -: è un obbligo di legge fare il bando di cessione. A breve, però, convocheremo una commissione ad hoc sul tema, come previsto dalla mozione sottoscritta col consigliere Federico Pirone, che vedrà la partecipazione dell'amministratore unico della Fiera, Lucio Gomiero, del presidente della Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Giovanni Da Pozzo, dell'assessore Sergio Bini e del Comune di Martignacco. Non possiamo disattendere gli obblighi giuridici, ma c'è anche l'obbligo morale di portare avanti buoni rapporti con la Fiera: la volontà è di trovare una soluzione condivisa con i soci, e in particolare con il socio di maggioranza (la Camera di Commercio, appunto, ndr) per il rilancio dell'ente. Una volontà che verrà ribadita in consiglio comunale, quando si discuterà la relazione sulla razionalizzazione ordinaria delle partecipate: Come già espresso l'anno scorso, siamo disponibili a rivedere le nostre posizioni ha continuato l'assessore -, qualora ci siano le condizioni. La scelta di uscire dall'ente, molto dibattuta in consiglio, era stata decisa dalla giunta sulla base dei bilanci della spa, che negli ultimi anni hanno visto sempre il segno meno: nel 2018, la perdita era arrivata a circa 700mila euro e il trend negativo ha spinto Palazzo D'Aronco ad accantonare nel suo bilancio 2020 un fondo precauzionale di circa 6mila euro. Ad aprire uno spiraglio era stato l'interessamento dell'assessore regionale Bini, cosa che aveva spinto il Comune a rinunciare all'uscita, nel caso la Regione fosse intervenuta per superare le criticità finanziarie. In attesa, però, l'iter giuridico è andato avanti e da qui la pubblicazione del bando di cessione, che avverrà tramite asta pubblica al rialzo: il prezzo base è stato valutato in 1.292.152 euro, secondo il patrimonio netto a fine 2018, rettificato delle perdite presunte del 2019. Difficile comunque che si trovi un acquirente: la Camera di Commercio di Trieste e Gorizia ha infatti già tentato di vendere le sue quote, senza successo. Momentaneamente sospesa, invece, l'uscita dal Ditedi perché la dismissione da parte del Comune farebbe mancare la maggioranza di soci pubblici.
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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