IL CASO
UDINE Servizi garantiti a residenti e commercianti con possibilità

Giovedì 1 Ottobre 2020
IL CASO
UDINE Servizi garantiti a residenti e commercianti con possibilità di accesso temporaneo e contenitori sotterranei per i rifiuti. Sono alcune delle proposte, messe nero su bianco, per il rilancio del centro storico che saranno portate all'attenzione dell'amministrazione comunale. E con tanto di raccolta firme. Lo spirito è proprio quello propositivo, nonostante i tempi siano stretti. È scaduto, infatti, il termine per avanzare le osservazioni di chi vive e lavora in centro, ma la petizione sarà presentata in occasione della prossima riunione del tavolo tecnico, in programma a inizio ottobre, dopo l'ultima convocazione risalente a pochi giorni fa.
IL DOCUMENTO
«Siamo stati contattati da residenti ed esercenti spiega Barbara Puschiasis, presidente di Consumatori Attivi sotto la cui egida è stato redatto il documento che, pur avendo espresso un parere favorevole all'avvio di un piano per il centro, hanno avanzato delle istanze che proporremo al Comune». Il risultato di aver concluso i lavori di via Mercatovecchio, dunque, viene riconosciuto, ma il piano proposto da Palazzo D'Aronco non è del tutto condiviso. Si parte da una premessa fondamentale, ovvero l'emergenza Covid che «ha ridisegnato le abitudini delle persone si legge nel documento e, a cascata, ha costretto l'amministrazione e le attività economiche a nuove scelte e a nuove sfide». Tradotto significa più voglia (e quasi necessità) di stare all'aperto per condividere momenti conviviali e di conseguenza maggiori metrature concesse ai pubblici esercizi per occupare il suolo pubblico. E, ancora, una predilezione, per ora, dei mezzi di trasporto privati rispetto a quelli pubblici e un turismo di prossimità che porta alla riscoperta di una città sulla porta di casa. Nuove abitudini di cui secondo residenti e commercianti, non si può non tenere conto nel piano di rilancio del centro storico perché il Covid ha scattato una nuova fotografia, della città, dei comportamenti di chi la vive e di chi ci lavora.
MOBILITÀ
«Si tratta di un documento generale precisa Puschiasis poi si entrerà nel dettaglio delle singole proposte». Ma l'incipit è già piuttosto chiaro e il nervo scoperto è quello relativo alla mobilità. In buona sostanza si dice sì al centro pedonale, ma con le dovute eccezioni. Difficile accontentare tutti, ma il testo chiede di tenere conto delle esigenze di residenti e commercianti, a partire dalla signora anziana che ha bisogno di scaricare la spesa dall'auto sotto casa, alla macelleria che non può permettersi una consegna con troppa distanza per non interrompere la catena del freddo dei prodotti. Da qui la richiesta di «servizi garantiti ai residenti e alle attività economiche del centro cittadino pedonale con possibilità di accesso temporaneo dei predetti o dei fornitori per carico e scarico e per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria negli spazi adiacenti agli immobili». Possono sembrare dettagli, ma la pizzeria o il cittadino che utilizza il caminetto e deve farsi scaricare quintali di legna, oggi si chiede come fare. E per evitare l'accesso indiscriminato dei mezzi non autorizzati, ecco arrivare l'istanza per installare barriere meccanizzate, ampiamente usate in diverse città italiane e passaggi costanti da parte delle forze dell'ordine. Decisamente innovativa, ma non nuova altrove, la proposta di realizzare contenitori sotterranei per la raccolta dei rifiuti «per eliminare l'occupazione di lastrici di pregio, marciapiedi, piazze e sottoportici adiacenti alle attività di ristorazione da parte di ingombranti bidoni del porta a porta».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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