IL CASO
UDINE «Salvare vite umane e accogliere chi fugge dalla fame, dalla

Mercoledì 13 Giugno 2018
IL CASO UDINE «Salvare vite umane e accogliere chi fugge dalla fame, dalla
IL CASO
UDINE «Salvare vite umane e accogliere chi fugge dalla fame, dalla violenza e dalla miseria, quale che sia la sua origine e il colore della sua pelle, sono doveri che vanno anteposti a qualsiasi strategia di governo. E valori inderogabili che non possono essere utilizzati come merce di scambio sul tavolo della politica e della diplomazia». La segreteria della Cgil Friuli Venezia Giulia, riunitasi in preparazione del direttivo regionale convocato per domani mattina a Udine, interviene così sulla vicenda della nave Aquarius e sulla chiusura dei porti italiani alle navi delle Ong impegnate nel Mediterraneo.
«Il Governo italiano commenta il segretario generale Villiam Pezzetta si è comportato in modo non soltanto cinico, ma anche irresponsabile, senza curarsi delle possibili conseguenze delle sue decisioni sui 629 esseri umani soccorsi dalla Aquarius e sulle altre persone a bordo della nave. Proprio per questo prosegue il segretario la disponibilità messa in campo dalla Spagna, che ha aperto una via d'uscita peraltro tutta da verificare nei suoi aspetti tecnici, dalla lunghezza della rotta alle condizioni del mare, non può essere spacciata come una vittoria politica dell'Italia. Se di soluzione si tratta, lo è solo sul caso specifico, perché un'analoga strategia non potrà essere riproposta a oltranza, per evidenti ragioni di ordine morale e umanitario, prima ancora che di carattere giuridico e politico».
Anche la segreteria del Fvg, quindi, si unisce all'appello della Cgil nazionale per una vera strategia europea sulla gestione dei flussi immigratori. «Nella consapevolezza però rimarca Pezzetta che il primo ostacolo su questa strada sono quei Paesi che hanno totalmente chiuso le porte all'accoglienza, e ai quali il nostro ministro dell'Interno e il suo partito guardano invece come possibili alleati nel confronto con Bruxelles sull'immigrazione». Dopo la vicenda Aquarius, in ogni caso, il tema immigrazione entra nel dibattito del direttivo di giovedì, dedicato prevalentemente all'avvio del congresso. «E ci entra conclude Pezzetta anche per le implicazioni del tema in Fvg, dove la nuova Giunta ha esplicitamente condiviso un modello di gestione dei flussi al quale la Cgil è fermamente contraria, basato sulla riapertura dei Cie e sullo stop all'accoglienza diffusa».
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