IL CASO
UDINE Mentre molte scuole sono in debito di ossigeno per la mancanza

Domenica 27 Settembre 2020
IL CASO
UDINE Mentre molte scuole sono in debito di ossigeno per la mancanza di prof, alla maratona supplenze è allarme «defezioni». Venerdì, a fronte di 930 docenti convocati, sono state fatte soltanto 272 nomine per le materne e le elementari della provincia di Udine. Ed era il secondo round, visto che alla prima tranche di convocazioni, come aveva spiegato la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Fabrizia Tramontano, erano avanzate quasi trecento supplenze, perché «molti non si sono presentati». Questo secondo giro, il gap fra convocati e nomine è di oltre 650 unità. In tutto, calcola Tramontano, finora «le defezioni sono state circa ottocento», perché dalla somma bisogna togliere i «circa 200 presenti in graduatoria ma già assunti in ruolo», che quindi non potrebbero prendere una supplenza. Gli ottocento che mancano all'appello sono «gente che non si è presentata». Di fuori regione o del Friuli? «Non saprei. I numeri sono comunque elevatissimi».
Se solo il giorno prima i sindacati Cgil, Cisl e Uil avevano gridato allo scandalo, soprattutto per il caso di Udine maglia nera (con solo 270 nomine fatte al 23 settembre, l'ultima della classe in regione), con i numeri totalizzati venerdì sale la somma delle nomine conferite in provincia. Dopo la maratona del 25 settembre, infatti, le supplenze attribuite erano più di 540. «La convocazione di venerdì era la terza da graduatorie provinciali - spiega Tramontano -. Avanzano comunque 30 posti della primaria. Ma non abbiamo più aspiranti nelle nostre graduatorie, abbiamo scorso tutto. Visto che abbiamo esaurito gli elenchi, provvederanno le scuole». Per la scuola dell'infanzia, invece, sono avanzati 90 posti, per cui continueremo a scorrere la graduatoria. Faremo un'altra convocazione», ma solo per le materne. Ieri è iniziata la partita delle supplenze di medie e superiori, slittate di qualche giorno dopo l'incidente della chiavetta Usb guasta che conteneva tutti i posti disponibili del secondo grado. Il debutto con scienze motorie: le operazioni proseguiranno da lunedì. Da attribuire «quasi un migliaio di supplenze».
LA LETTERA
A denunciare la difficile situazione in cui versano molte scuole friulane sono una cinquantina di docenti, che firmano una lettera inviata ai media. Come spiega la prima firmataria, «siamo in gran parte insegnanti della secondaria di secondo grado, di ruolo. Questo è nato da un monitoraggio autogestito, partito in modo informale, per segnalare le situazioni irrisolte dei vari istituti». Così, nella lista stilata dai prof finisce «un comprensivo dove è presente al momento meno di un terzo dell'organico necessario», ma pure «un istituto professionale della provincia» in cui i docenti in servizio sarebbero «56 su un centinaio». Ma a gridare vendetta, secondo loro, è soprattutto la situazione del sostegno. E citano il caso di una superiore in cui ad oggi sarebbero «coperte solo 6 cattedre su 16, pur in presenza di ben 12 studenti con certificazione di disabilità grave». Per non parlare delle classi pollaio anche da 29 e 30 alunni, fino addirittura a 33, «soprattutto a Udine, ma non solo»). Da qui la «modesta proposta» degli insegnanti: «Auspichiamo semplicemente questo: che all'inizio di ogni nuovo anno scolastico tutti i docenti siano già stati nominati, che gli alunni possano effettivamente essere valorizzati nei loro talenti e sostenuti nelle loro fragilità all'interno di classi di 15-20 componenti ciascuna, che gli allievi con disabilità possano trovare ad affiancarli, fin dal primo giorno, i docenti di sostegno».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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