IL CASO
UDINE Il Friuli Venezia Giulia non diventi il confine d'Europa. L'arrivo

Martedì 1 Ottobre 2019
IL CASO
UDINE Il Friuli Venezia Giulia non diventi il confine d'Europa. L'arrivo dei migranti sembra nuovamente fuori controllo, un argomento che tocca da vicino la nostra regione, oggi, però, i rapporti con il governo rischiano di non essere così distesi come con l'esecutivo precedente. «Devo dire che sono preoccupato ha ammesso il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga a margine della presentazione della festa della Lega perché anche il confine goriziano in queste settimane si è riaperto. Abbiamo avuto degli ingressi da quel confine, cosa che non avveniva da quasi un anno. Noi eravamo riusciti a diminuire le presenze di immigrati irregolari accolti in Fvg di quasi il 40,6%, un buon successo e c'era ancora molto lavoro da fare. Oggi, invece, troviamo che quel lavoro sta venendo meno. Mi auguro che il governo capisca che la rotta balcanica è una rotta estremamente delicata, abbiamo le testimonianza anche dalla Croazia dove i passaggi dalla Bosnia Erzegovina sono in aumento. Oggi dobbiamo mettere in campo tutte quelle misure che sono necessarie affinché noi non diventiamo confine d'Europa quando non lo siamo via terra e invece gli immigrati irregolari arrivano». Migranti, ma non solo. Ha parlato a tutto campo il governatore prima di presentare la festa della Lega, ieri mattina nella torica sede di Reana del Rojale. Una mattinata d'attesa per il consiglio dei ministri che si è riunito nel pomeriggio, ma che già in Fvg faceva respirare aria di preoccupazione, soprattutto in merito alle dichiarazioni del ministro dell'economia sul possibile aumento dell'Iva.
GOVERNO
«Ribadisco che è un governo contro Salvini e per le poltrone - ha detto Fedriga -, non è un governo per gli italiani e se falliscono anche in questo sarà molto negativo per il nostro Paese». E, ancora, in merito alle dichiarazioni di due giorni fa del ministro Gualtieri che ha attribuito il rischio di manovre drastiche ai conti lasciati della Lega, Fedriga non ha fatto giri di parole, «è una stupidaggine. C'è qualcosa che non quadra. Noi avevamo detto che l'iva si poteva bloccare andando al voto, ci hanno raccontato che facevano il governo per non aumentare l'Iva, adesso danno la colpa a Salvini, così scadono nel ridicolo e anche nello squallore politico».
MAGGIORANZA
Considerazioni che sono arrivate anche in attesa di un altro vertice, quello di maggioranza in regione avvenuto ieri sera (vedi altro articolo) dopo le tensioni con Progetto Fvg su cui, però, il presidente stempera i toni. «Facciamo regolarmente incontri di maggioranza ha precisato . Anche in questo caso è giusto vedersi per programmare il futuro, per mettere in chiaro se c'è stato qualche inceppamento nel meccanismo, però ritengo che l'attuale amministrazione regionale abbia portato molto a questa regione e l'augurio è di proseguire come abbiamo fatto finora». Numerose, dunque, le considerazioni fatte dal governatore a margine della presentazione della festa della Lega in programma a Villa Dolfin a Porcia dal 4 al 6 ottobre, «quest'anno una festa di particolare interesse ha sottolineato Fedriga per la situazione politica che si è creata». Si parte il 4 ottobre con un dibattito, moderato dal giornalista Paolo Del Debbio, che vedrà protagonisti i governatori Luca Zaia, Maurizio Fugatti, Alberto Cirio e Fedriga sul tema delle autonomie e dei rapporti tra regioni e Stato, in cui «serve un rapporto corretto» ha precisato Fedriga annunciando anche una visita del ministro Boccia in regione. La festa proseguirà il 5 ottobre dando spazio ai giovani leghisti a cui seguirà un'intervista a Fedriga condotta dalla saggista e opinionista Maria Giovanna Maglie. Infine il clou, domenica con l'arrivo a Porcia di Matteo Salvini. Una festa che scalderà gli animi in attesa della grande manifestazione leghista organizzata a Roma il 19 ottobre dove, «c'è tanta voglia di partecipare ha sottolineato Fedriga. Dal Fvg, per ora sono già una decina di pullman con tutti i posti prenotati ma probabilmente saliranno a 14, «il massimo storico» ha commentato il governatore ricordando che sarà una manifestazione «contro il governo delle poltrone per dare voce ai cittadini».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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