IL CASO
UDINE Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica annuncia un nuovo

Sabato 4 Luglio 2020
IL CASO
UDINE Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica annuncia un nuovo giro di vite su Borgo Stazione: i controlli saranno potenziati dirottando più pattuglie sull'area che sarà monitorata 24 ore al giorno. L'incontro, svoltosi ieri, era già stato convocato dal Prefetto per discutere di altri temi, ma i recenti fatti di cronaca, con l'aggressione in viale Leopardi, in pieno giorno, al consigliere comunale Paolo Foramitti, ha spinto a prendere ulteriori provvedimenti.
IL SINDACO
«Dall'incontro - ha commentato il sindaco Pietro Fontanini, che ha partecipato assieme al comandante della Polizia Locale, Eros Del Longo - è emersa l'intenzione di potenziare ulteriormente la presenza delle Forze dell'Ordine e della Polizia Locale nella zona. Alcune delle pattuglie attualmente impegnate in altre aree della città saranno infatti dirottate in Borgo Stazione, garantendo in questo modo una presenza costante, 24 ore al giorno, in questo quartiere che, nonostante il cambio di passo degli ultimi anni determinato dal ritorno della Polizia Locale alle dirette dipendenze del Comune, dalle nuove assunzioni e dalle ordinanze emesse, presenta ancora gravi criticità rispetto alle quali ci stiamo muovendo attraverso il potenziamento degli strumenti di videosorveglianza e della collaborazione con le Forze dell'Ordine, che voglio ringraziare per quanto stanno facendo».
LE ATTIVITÀ COMMERCIALI
«Abbiamo avuto rassicurazione dalla Guardia di Finanza - ha proseguito Fontanini - che saranno potenziati anche i controlli nei negozi e nei locali della zona, sia per quanto riguarda la qualità della merce venduta, sia per verificare il rispetto delle normative e delle ordinanze in vigore. È ora di serrare i ranghi rispetto a una situazione che va risolta una volta per tutte». A fine luglio, il Comitato si riunirà nuovamente per fare il punto sui risultati dei nuovi provvedimenti presi ieri. Queste iniziative rassicureranno quella parte di maggioranza che chiede una linea più dura? «Videosorveglianza, ordinanze, maggiore presenza delle forze dell'ordine ha commentato Antonio Pittioni (Fdi) - per me sono tutti strumenti buoni, quindi ben venga il potenziamento dei controlli, ma non sarà mai abbastanza se non si modificano le leggi nazionali; chi delinque sa che può fare qualsiasi cosa perché il giorno dopo è fuori: serve la certezza della pena. Per questo secondo me è fondamentale la petizione popolare per la sicurezza urbana da mandare al Governo e al Parlamento: voglio farla firmare per primi a Fedriga e a Fontanini. Se le cose non cambiano a Roma, infatti, il rischio è che i provvedimenti presi si trasformino in risorse perse».
L'OPPOSIZIONE
«Sembrava che il sindaco, il suo assessore e tutta la destra di governo avessero la situazione chiara e sottomano ha commentato Enzo Martines (Pd) - Ora si dividono sul come agire in Borgo Stazione. Il tema complesso abbisognerebbe di progetti giocati a vari livelli, per alimentare un controllo costante responsabilizzando chi vive e lavora lì. Invece siamo al punto in cui il sindaco è costretto a parlare di sicurezza, ma si capisce che non sa più cosa fare»
«Per un sindaco che ha fatto tutta la campagna sul tema della sicurezza ha detto invece Enrico Bertossi (Prima Udine) - i risultati dopo due anni e mezzo mi paiono estremamente scarsi. Posto che anche io sono convinto che non ci troviamo di fronte a una situazione venezuelana, ci sono alcune zone che dovrebbero essere più controllate. Nessuno ha la bacchetta magica, ma è evidente che qualcosa in più bisogna fare e dare seguito alle promesse. Dopo due anni, dove sono gli agenti della Polizia Locale? Dove sono le telecamere e i provvedimenti di espulsione per chi non ha diritto di stare a Udine? Il sindaco dovrebbe fare un po' di mea culpa, come dicono anche alcuni nella sua maggioranza. Certo, una maggiore presenza di forze dell'ordine potrebbe aiutare, ma c'è da dire che alcune cose sono in capo all'amministrazione: quelle aree sono da riqualificare, anche attraverso manifestazioni, da tenere pulite e in ordine, così magari le persone tornerebbero a riappropriarsi del territorio. Servono meno chiacchiere e più realismo».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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