IL CASO
UDINE Ha scelto il rito abbreviato, Paolo Calligaris, l'imprenditore

Martedì 19 Marzo 2019
IL CASO UDINE Ha scelto il rito abbreviato, Paolo Calligaris, l'imprenditore
IL CASO
UDINE Ha scelto il rito abbreviato, Paolo Calligaris, l'imprenditore friulano, chiamato a difendersi dall'accusa dell'omicidio dell'allora compagna Tatiana Tulissi, la giovane donna di 37 anni uccisa a colpi di pistola nel tardo pomeriggio dell'11 novembre 2008 sull'uscio di villa Calligaris a Manzano, dove la coppia abitava. L'istanza, già preannunciata alla scorsa udienza, è stata formalizzata ieri in aula davanti al gup del tribunale di Udine Andrea Odoardo Comez dai legali di Calligaris, gli avvocati Rino Battocletti, Alessandro Gamberini e Cristina Salon. Gli avvocati hanno anche depositato il corposo materiale di indagini difensive svolte in questi mesi dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura. In aula il pubblico ministero Marco Panzeri ha chiesto un termine per analizzare la documentazione e presentare eventuali contodeduzioni. Il pm ha chiesto il differimento previsto dalle norme per studiare gli atti ha spiegato all'esito il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo -. Dovremo analizzare con cura la documentazione per vedere se sarà necessario presentare delle controdeduzioni. Dovremo essere scrupolosi.
I TEMPI
Il giudice ha concesso alla Procura il termine di 60 giorni. Entro quella data la Procura dovrà eventualmente depositare ulteriori documenti. Sarà ora il pubblico ministero titolare del fascicolo a valutare se sia necessario svolgere ulteriori attività o accertamenti o, ancora, effettuare ulteriore produzione documentale. All'esito della nostra eventuale produzione documentale, l'indagato potrà confermare o meno la richiesta di abbreviato, ha precisato ancora il Procuratore De Nicolo. L'udienza, durata circa mezz'ora, è stata aggiornata all'11 giugno per quella che sarà probabilmente ancora un'udienza interlocutoria. In aula ieri intanto è stato stilato un calendario delle prossime udienze, come hanno spiegato all'uscita dall'aula sia i legali della difesa che l'avvocato Laura Luzzato Guerrini per le parti civili. È un calendario per poter arrivare eventualmente a una sentenza entro l'estate, ha confermato anche l'avvocato Alessandro Gamberini, del collegio difensivo di Calligaris. Alla scorsa udienza i legali avevano preannunciato come detto la scelta del rito abbreviato, spiegando di essere convinti che il materiale d'indagine, sia quello della Procura sia il nostro, sia assolutamente idoneo a portare a un'assoluzione con formula piena in tempi brevi. Il 18 giugno potrebbe iniziare invece la requisitoria del pubblico ministero per dare poi spazio alle parti civili e all'arringa delle difese e arrivare infine il 22 luglio a un'eventuale sentenza. Paolo Calligaris non era in aula. Come già accaduto alla scorsa udienza erano presenti invece i familiari di Tatiana, che in questi dieci lunghi anni non hanno mai smesso di cercare la verità sulla sua morte. La mamma, Meri Conchione, e i fratelli, Marco e Marzia, che alla scorsa udienza si erano costituiti parte civile con l'avvocato Luzzato Guerrini, hanno raggiunto l'aula al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Udine, insieme al proprio legale. Siamo alle udienze preliminari. Andiamo avanti con la speranza di arrivare in fondo, ha detto la mamma Meri Conchione, all'uscita dall'aula dopo la breve udienza, gli occhi velati di lacrime al pensiero della figlia che non c'è più, strappatale dieci anni fa da quei cinque colpi di pistola esplosi sull'uscio dell'abitazione in cui Tatiana viveva con il compagno Paolo. Continua la sofferenza ha aggiunto la donna con la voce rotta dall'emozione -. Non è una riapertura della ferita. E' una ferita continua.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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