IL CASO
UDINE È bufera nella Bassa sul volantino del circolo del Pd di Rivignano

Martedì 21 Maggio 2019
IL CASO
UDINE È bufera nella Bassa sul volantino del circolo del Pd di Rivignano Teor in cui si danno, in buona sostanza, le istruzioni per l'uso per chi proprio volesse non votare alle elezioni comunali che attendono il paese fra meno di una settimana.
IL POST
A rendere pubblico il volantino sulla sua pagina Facebook è stato lo stesso sindaco uscente (e candidato, assieme allo sfidante Francesco Pussini), Mario Anzil. Nel volantino, che porta il logo del Pd e si intitola Sin Europeos (committente risulta Paolo Buran) il circolo Pd Pse di Rivignano Teor rivolge un appello ad elettrici ed elettori a votare per le Europee Isabella De Monte «la nostra candidata», dando le istruzioni su come compilare la scheda. Ma è la chiosa finale che ha scatenato il putiferio. «Attenzione (tutto maiuscoletto ndr) - si legge -. Se non hai interesse a votare per le comunali (in grassetto ndr), non essendoci candidati a sindaco di centrosinistra ma solo di destra, che garantiscono comunque l'elezione di un sindaco, quando ti presenti al seggio puoi fare a meno di ritirare la scheda per le comunali e chiedi solo la scheda per le europee (in grassetto nel testo ndr) oppure, se ritiri anche la scheda per le comunali puoi lasciarla in bianco». Apriti cielo. Anzil ha pubblicato un post sdegnato per accompagnare la foto del volantino: «La vergogna di un partito sedicente democratico che invita a non votare! Che qualcuno gli spieghi che democrazia è partecipazione (e magari anche gli rilegga il testo)». E con il cronista ha rincarato la dose: «Questo volantino è stato distribuito nelle case e ha destato stupore. Chiedo ufficialmente al segretario regionale del Pd Cristiano Shaurli se condivida questo vergognosissimo invito a non votare o se intenda intervenire per contraddirlo. È già vergognoso che non riescano a presentare un candidato alle elezioni, ma che invitino a non votare o a non ritirare la scheda...». E poi Anzil aggiunge una stilettata polemica sul «friulano e italiano zoppicante del testo».
PASCOLAT
A replicare non è Shaurli, ma il segretario provinciale del Pd Roberto Pascolat: «Io credo - dice - che sia sempre giusto andare a votare. È un diritto non scontato e c'è chi ha dato la vita per assicurarcelo. Soprattutto ora che ci sono tante sirene che ci spiegano da una parte che la democrazia rappresentativa è superata dall'altra che è ora di delegare tutto a qualche potente capitano di turno, magari con il rosario in mano». E aggiunge: «Anche a Rivignano Teor leggo che c'è un invito forte a votare per l'Europa per allontanare sovranismi e nazionalismi di ritorno, pericolosi soprattutto per una terra di confine come la nostra». Sulle «amministrative, mi pare non sia il caso di sollevare un polverone. Non c'è l'invito a boicottare le elezioni, ma solo l'esplicitazione di una possibilità non vietata dalla legge, che è comunque l'espressione di diritto e l'espressione di una volontà. Io a Rivignano Teor la scheda la ritirerei comunque».
IL PRECEDENTE
Il caso della Bassa non è isolato. A Moggio, infatti, sono stati due ex sindaci, Renato Filaferro e Bruno Gardel, a invitare i cittadini a disertare le urne per le amministrative. «Con una sola lista non c'è scelta», ha scritto Renato Filaferroi.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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