IL CASO
UDINE Con Castellerio zona rossa come la Cavarzerani si riducono gli

Domenica 9 Agosto 2020
IL CASO
UDINE Con Castellerio zona rossa come la Cavarzerani si riducono gli spazi per poter accogliere i profughi in provincia. Ed è allarme anche per la carenza di posti che possano ospitare i minori: ieri a Udine ne sono stati trovati sette in via Lumignacco, intorno alle 6.30 di mattina, e scovare una struttura disponibile è stata un'impresa. A Pagnacco la situazione del seminario blindato è sotto controllo: si attendono gli esiti dei tamponi.
IL PREFETTO
La ricerca di spazi è uno degli assilli quotidiani per la Prefettura di Udine, che è riuscita comunque ad ottenere i trasferimenti in altre regioni di una sessantina di migranti che hanno passato la quarantena e non sono positivi al covid. Questa sera, come spiega il prefetto Angelo Ciuni, che ieri ha incontrato il sindaco di Tarvisio, 25 migranti dovrebbero partire dalla caserma Meloni, che sarà svuotata. «Così avremo un piccolo polmone per poter accogliere qualcuno, altrimenti non sapremmo dove metterli». La ricerca di altri spazi non ha dato buon esito sinora? «Non abbiamo avuto nessun aiuto da parte di nessuno», dice Ciuni. Il secondo step riguarderà l'ex foresteria di Tricesimo, che all'inizio della prossima settimana sarà svuotata da altri 35 profughi, «così avremo oltre una cinquantina di posti disponibili. Siamo in una condizione difficilissima. Per fortuna, sinora, le forze dell'ordine sono riuscite a fare il 50% dei respingimenti al confine con le riammissioni». La soluzione? «Purtroppo dobbiamo accettare che finché non succede qualcosa a livello internazionale che cambi lo scacchiere o altri fenomeni a livello europeo, dovremo cercare di gestire il fenomeno all'interno». Per ora, «stiamo cercando di svuotare gli spazi»: grazie all'amministrazione centrale, «pian piano cerchiamo di allontanare i non positivi certificati. Cercheremo di alleggerire la Cavarzerani soprattutto». All'ex caserma ora «la situazione è tranquilla all'interno. Sono venuti i mediatori culturali e l'imam. Era agitato solo un gruppetto, gli altri hanno capito. La speranza è che la situazione si normalizzi».
UDINE
Il debutto dei militari che da venerdì sera affiancano le forze di polizia alla Cavarzerani è filato liscio. Cinquanta gli uomini dell'Esercito impiegati in appoggio alle pattuglie che presidiano la caserma: ogni giorno un contingente di 31-32 militari. «Con l'Esercito abbiamo fatto un grande passo in avanti per alleggerire noi, la Polizia e i carabinieri», dice il sindaco Pietro Fontanini. Ieri sono stati rintracciati 7 minori, in gran parte di 16-17 anni, dalla Polizia di Stato, che li ha affidati alla Polizia locale. «Abbiamo avuto molte difficoltà a trovare una struttura per loro - dice Fontanini -. Sono settimane che abbiamo esaurito tutti i posti per minori: abbiamo dovuto mandarne uno a Gorizia. Poi, c'è qualcuno che fa il furbo e manda qui i ragazzini per fare le scuole e imparare un lavoro mantenuti da noi. Attualmente ne abbiamo 150 e costano dai 60 agli 80 euro al giorno». Alla conferenza stampa della Lega, Romeo Tuliozzi, portavoce del comitato Cavarzerani, dice di non essere andato perché «è inutile fare grancassa. Ha fatto una cosa partitica me ne sono stato fuori. L'arrivo dei militari? Il problema è per quanto vengono tenuti dentro i migranti e quanto resteranno. Con le pattuglie, almeno siamo tranquilli che non escono e la quarantena viene mantenuta. Resta una scelta scellerata averli portati in quella caserma».
PAGNACCO
Davanti alla zona rossa di Castellerio, spiega il sindaco Luca Mazzaro, «ci sono le pattuglie della Polizia che fanno i turni. Vedremo se impiegare anche la Polizia locale la prossima settimana. Al momento nessun problema. Sono tranquilli finché non verranno trasferiti. Il migrante positivo è già stato spostato». Sui social diversi residenti si dicono preoccupati. Continuano le segnalazioni di tentativi di fuga dalla tendopoli, ma dalla Questura smentiscono. Nella zona rossa rientra «tutto il seminario - chiarisce Mazzaro -. Tutte le persone che venerdì, alle 12, quando ho firmato l'ordinanza, erano all'interno, non possono uscire». Il rettore del seminario, don Loris Della Pietra, ieri era fuori sede per le messe e ha spiegato che «i seminaristi sono in vacanza e quindi non sono in seminario. Le suore erano già assenti e alcuni dei sacerdoti non sono in sede. È agosto e sinceramente non so chi c'è e chi non c'è. Il problema è grave in sé». A ieri sera il vicegovernatore Riccardo Riccardi non aveva ancora l'esito dei tamponi fatti (ne erano stati annunciati 137) sui migranti di Castellerio. «I cinque contatti stretti del migrante positivo sono già stati fatti, poi la sorveglianza verrà rifatta agli altri secondo gli usuali protocolli. Verranno fatti i test a tutti i 137: sono in isolamento». Riccardi conferma che non arrivano quindi da Castellerio i 4 nuovi positivi registrati in provincia di Udine: dei 6 nuovi contagi in Fvg, 5 sono «d'importazione».
NEI PAESI
A Tarvisio il sindaco Renzo Zanette spiega, che «i 25 che hanno finito in quarantena adesso andranno via e per il momento non c'è l'ipotesi che arrivi qualcun altro se non ci sono nuovi rintracci. Abbiamo chiesto più volte che la Meloni possa essere utilizzata per finalità turistiche». Anche Giorgio Baiutti, sindaco di Tricesimo, attende la partenza dei 36 profughi ospiti dell'ex foresteria la prossima settimana: «Sono tutti negativi. La foresteria è il posto sbagliato per le quarantene, perché lì c'è il santuario meta di pellegrinaggi ed è un punto di partenza di percorsi ciclopedonali e turistici. Il Castello è un bene culturale da valorizzare».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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