IL CASO
UDINE Basta litigi: la maggioranza deve essere compatta. È un richiamo

Sabato 24 Agosto 2019
IL CASO
UDINE Basta litigi: la maggioranza deve essere compatta. È un richiamo all'unità e alla coesione quello che il governatore Massimiliano Fedriga ha lanciato in queste ultime ore nel corso di un vertice convocato alla svelta a Udine alle forze politiche di coalizione (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Progetto Fvg/Autonomia responsabile). In caso contrario, stando alle indiscrezioni, avrebbe persino minacciato di lasciare la Regione e, come dice il detto popolare, tutte le strade portano a Roma soprattutto in questo momento. Al centro della riunione, però, anche le priorità dell'imminente agenda autunnale ossia l'attuazione della riforma della sanità, il varo di quella degli Enti locali e provvedimenti a sostegno del mondo delle imprese. Per quanto riguarda, invece, i lavori del Consiglio regionale, sarà l'Ufficio di presidenza la prossima settimana a stabilire il primo calendario della ripresa dopo la pausa estiva.
LE TENSIONI
Il governatore dunque non escluderebbe di valutare altre strade (anche se c'è un sistema di alleanze con cui fare i conti) se continueranno ad esserci tensioni di vario genere all'interno della maggioranza di centrodestra: tra queste sono ormai note quelle che riguardano il vicepresidente della Regione nonché assessore alla Salute Riccardo Riccardi e il coordinatore di Progetto Fvg Ferruccio Saro che nelle scorse settimane attraverso i microfoni di Telefriuli - hanno battibeccato sui costi della sanità regionale. Secondo Saro «il sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia è a rischio collasso con un debito accumulato di 70mila euro» mentre Riccardi ha replicato seccamente «Saro soffre di ansia da prestazione». Che non corra buon sangue tra i due è evidente e il governatore, stando ai rumors, si starebbe seccando alquanto ma è stato lo stesso ieri a fare chiarezza, con una diretta video su Facebook: «Sono orgoglioso di essere il presidente del Friuli Venezia Giulia ed è un compito che voglio portare a termine: la coalizione che mi appoggia sta lavorando bene ma se non fosse più così ho detto guardate che non sto qui a tutti i costi perché non serve scaldare la poltrona a prescindere».
GLI ATTACCHI
Attacca Mauro Capozzella (M5s): «E' sconcertante, la Lega si dimostra un gigante dai piedi d'argilla: abbiamo incalzato il presidente sui temi, in primis sul riordino degli Enti locali e il tanto millantato post Uti ma a tutt'oggi nulla». Dunque rincara: «Fedriga non è il vero governatore di questa Regione, è un ragazzo immagine che oggi si rivela insofferente nei confronti di un panorama politico opaco in cui sono venuti meno i punti di riferimento come per esempio un governo amico mandato irresponsabilmente a casa». Il consigliere pentastellato conclude: «Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare: in questo caso i duri sono Riccardi e Saro la cui muscolarità sta già proiettando la sulfurea figura del presidente a ruoli di rincalzo». Ad intervenire è anche Cristiano Shaurli Pd): «Dopo gli errori di Salvini, a cascata inizia a scricchiolare la credibilità politica di chi sta ai ranghi inferiori: Fedriga in questi mesi non ha fatto niente per la Regione ma solo da pappagallo al suo invincibile capo e ora è così spiazzato da minacciare anche lui la fuga: nonostante Salvini avesse promesso cinque anni di governo dopo un anno la Lega non è più in grado di gestire un Paese come l'Italia e gli equilibri possono cambiare anche nella nostra regione dove Fedriga non ha mai dimostrato alcuna autonomia dal suo capitano». Durante la diretta Facebook, è arrivata la replica del governatore: «Il Pd fa opposizione con i comunicati stampa perché non ha idee, stiamo cambiando molte cose in Friuli Venezia Giulia ma non le ricordiamo abbastanza e alla coalizione ho anche detto che si deve impegnare a comunicare di più le cose buone che abbiamo fatto». Ma il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello ammonisce: «L'interesse del Fvg non sia messo sotto giochi e intrecci politici del centrodestra nazionale».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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