Il campione udinese di rally e pista che portava cassette al mercato

Domenica 15 Dicembre 2019
IL PERSONAGGIO
UDINE La natura ti dà la faccia che hai a vent'anni, il tuo compito è meritare quella che avrai a cinquanta. Ecco un ammonimento di Coco Chanel, grande maestra di stile. Chissà cosa ne pensa Gianni Marchiol che oggi di anni ne compie addirittura ottanta.
IL RITRATTO
Se prova a girarsi indietro, l'ex-ragazzino del borgo udinese di San Rocco dovrebbe allungare parecchio lo sguardo per rivedersi intento ad aiutare il padre a mandare avanti lo smercio di cassette nel mercato ortofrutticolo cittadino (a casa c'erano anche madre e quattro fratelli). Marchiol è stato infatti presto precettato per alzarsi prima dell'alba e andare a lavorare fra i banchi di frutta e verdura: levatacce e scarso svago. Neanche parlare di continuare gli studi come gli sarebbe piaciuto: una carenza che gli è pesata, ma allo stesso tempo ha rappresentato una forte spinta nella ricerca del riscatto personale. Lo sport era una via percorribile, il calcio era una disciplina a portata di mano. Eccolo allora portiere fra i dilettanti. Certo la stazza atletica non appariva l'ideale per un ruolo del genere, che pretende bella statura. E allora Marchiol fu pronto a trasformarsi in attaccante reattivo, astuto, bravo a rubare tempo e spazio ai difensori avversari. E a fare gol. Ottima scelta perché è riuscito a battersi sino alla serie C, strappando buoni ingaggi in modo di consolidare la piccola azienda familiare, sposarsi, avere un figlio. Superata la trentina, Marchiol ha messo da parte il pallone rimanendo poi nell'ambiente da allenatore di giovani e della squadra del Centro solidarietà che accoglie persone in situazioni critiche e con problemi - individuando nell'automobilismo un nuovo possibile palcoscenico. E in questo settore ha evidenziato doti notevoli.
IL PALMARES
Lo testimoniano tre titoli italiani conquistati rispettivamente in rally, pista e velocità in salita (ma il suo palmares risulta assai più ricco). Duttilità rara e ammirevole. Al volante di bolidi da corsa è rimasto oltre mezzo secolo, sigillando questo capitolo di vita solo l'anno passato. Una longevità agonistica fuori dal comune e anche un'inossidabile caparbietà, visto che ha continuato quotidianamente ad andare al mercato agroalimentare del Partidor per aiutare il figlio ad allungare la tradizione commerciale di famiglia. Siccome il tempo non trascorre invano e lascia il segno, ha un po' perso il vigore fisico di un tempo ma non è venuta meno la carica personale interiore di uno che mai si è arreso, lottando e spesso vincendo le battaglie della vita. A volere scimmiottare l'eterna Coco si potrebbe sentenziare che, allo scoccare degli ottanta anni, Gianni Marchiol può compiacersi di avere assolto al compito di meritare - sotto il cappello di alpino del Battaglione Cividale dove ha prestato servizio militare ai tempi belli della gioventù - la faccia di uno coerente e semplice: fedele al motto Lavoro, famiglia, sport.
Paolo Cautero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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