Identità alias per i dipendenti trans

Lunedì 20 Novembre 2017
Identità alias per i dipendenti trans
IL CASO
UDINE Dopo la Regione, anche il Comune di Udine, primo in Friuli Venezia Giulia, dà la possibilità ai dipendenti transgenere di avere un'identità alias, cioè diversa da quella presente all'anagrafe. È una possibilità che viene data a coloro che non hanno ancora completato l'iter di transizione, che potrà così usare un nome corrispondente all'identità di genere. Lo ha annunciato il Comune in occasione del TdoR, il Transgender Day of Remembrance che si ricorda oggi. «Tutto ciò che favorisce il benessere e la serenità dei nostri cittadini va accolto, e la decisione presa va in questa direzione spiega il sindaco Furio Honsell - Si tratta di un piccolo contributo, ma molto importante, per tutelare le persone in un momento complesso della loro vita».
«I percorsi di transizione dal genere di nascita all'altro genere sono lunghi, complessi e dolorosi spiega l'assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Del Torre - Quello che facciamo con questo atto è dimostrare vicinanza e supporto al personale transgenere e facilitare il rapporto coi cittadini». L'assessore rimarca anche l'importanza di aver approvato l'atto in corrispondenza del TdoR, che da anni viene celebrato nell'ambito di PassiAvanti. «Arrivare a questa decisione è stato un percorso intenso di bellissimi momenti di confronto aperto spiega Sara Rosso, presidente della commissione Pari opportunità - Abbiamo sentito e coinvolto sia le commissarie (favorevoli all'unanimità) sia le associazioni che operano nel settore: una collaborazione possibile grazie alla rete che abbiamo cercato di costruire nel corso degli ultimi anni».
La possibilità di usare un nome corrispondente alla propria identità di genere, diversa da quella anagrafica, deve essere garantito in quanto espressione della Costituzione, che prevede all'articolo 2 il diritto all'identità personale e al 3 il principio di eguaglianza, nell'ottica di contrastare le discriminazioni di genere. Il percorso di transizione è infatti lungo e complesso. Per legge si conclude solo con un provvedimento definitivo di rettifica di attribuzione di sesso e nome prevista ex lege. La decisione del Comune di Udine permetterà ai suoi dipendenti o ai collaboratori e collaboratrici, lavoratori e lavoratrici comunque assimilabili a dipendenti, di fare richiesta di assegnazione di un'identità provvisoria e transitoria anche nella fase intermedia del processo. Potranno così avere badge, mail e cartellino con riportata un'identita alias coerente alla propria identità di genere.
L'identità avrà valenza provvisoria, transitoria e non consolidabile. Non produrrà effetti giuridici nei confronti di terzi, esplicando la propria efficacia solo nell'ambito del Comune di Udine, per quanto concerne la sola attività lavorativa e sotto il profilo organizzativo e gestionale. Gli atti ufficiali infatti andranno firmati con il proprio nome anagrafico. Per accedere all'identità alias bisognerà presentare domanda alla Dirigenza alle Politiche di Genere sottoscrivendo un Patto Confidenziale. La delibera approvata dalla giunta avrà efficacia per tre anni dall'approvazione, fatte salve eventuali modifiche e integrazioni.
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