I rifiuti altrui ci costano 300mila euro

Giovedì 22 Marzo 2018
I rifiuti altrui ci costano 300mila euro
AMBIENTE
UDINE Le immondizie altrui, gettate dai furbetti del cassonetto di altri comuni nei 12mila contenitori dei rifiuti del capoluogo friulano, costano a Udine quasi 300mila euro all'anno. A quantificare la cifra, dati alla mano, è la Net, che sottolinea come il pendolarismo della monnezza (fenomeno non nuovo) pesi più di duemila tonnellate all'anno, per la città, che si trova a fare i conti suo malgrado con cassonetti stracolmi e costi in più da gestire. Da qui all'esigenza di correre ai ripari il passo è presto fatto. E, infatti, la Net fa sapere che sta già studiando le contromisure, a cominciare da nuove telecamere e da un maggior numero di controlli, grazie all'intensificazione della collaborazione con la Polizia locale.
I NUMERI
Come spiega il direttore della spa Massimo Fuccaro, «abbiamo stimato che ogni giorno vengano conferiti nei cassonetti di Udine da cittadini non residenti circa 7 tonnellate di rifiuti. Riportando il valore sull'anno, ci troviamo a gestire su Udine più di duemila tonnellate di rifiuti indifferenziati non prodotti però dagli udinesi» «Ci troviamo davanti ad una situazione quasi kafkiana: gli sforzi fatti per cercare di aumentare la differenziazione dei rifiuti, quindi avere una maggior tutela ambientale e puntare ad un abbassamento delle tariffe, sono in parte vanificati dai conferimenti dei non residenti; supponiamo che siano cittadini residenti in uno dei Comuni dove è stato adottato il sistema di raccolta porta a porta», aggiunge. In sostanza, alcuni vicini, forse per timore di dover pagare di più, decidono di non lasciare le loro immondizie sulla porta di casa per il ritiro, ma di portarseli appresso e scaricarli in un anonimo cassonetto appena arrivati a Udine, magari mentre stanno andando al lavoro. La Net cita anche il rapporto ambiente dell'Arpa, sostenendo che non c'è una reale diminuzione dei rifiuti procapite, ma è l'effetto del pendolarismo, con il conferimento delle immondizie nel cassonetto del vicino. «I rifiuti non spariscono introducendo nuove modalità di raccolta, semplicemente una fascia di popolazione li conferisce abusivamente nei Comuni dove ci sono i cassonetti», conclude Fuccaro.
LE SPESE
Dei costi in più da sostenere parla il presidente di Net Alessandro Cucchini, secondo cui, la mole di immondizie extra da gestire e la necessità di svuotare più spesso i cassonetti «hanno come inevitabile conseguenza l'innalzamento dei costi di igiene ambientale per i cittadini di Udine». Ma quanto ci costa? A domanda del cronista, Net fa sapere che «l'aggravio di costi si aggira intorno ai 300mila euro l'anno. Sono costi che Net deve sostenere per i quantitativi in più di rifiuti gestiti». Cucchini annuncia contromisure: «Stiamo valutando le azioni da mettere in campo per poter contenere il fenomeno». Quali? «Tra le ipotesi al vaglio di Net - informa la società - c'è l'uso delle telecamere (di cui Udine fa già uso) con l'intensificazione della collaborazione con la Polizia locale». Giova ricordare, infatti, che tutta la parte che interessa la privacy (dai controlli con occhio elettronico all'ispezione dentro i sacchetti delle immondizie alla ricerca di tracce utili) è materia dei vigili.
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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