I residenti: o svuotate la caserma o scendiamo in strada

Martedì 4 Agosto 2020
I residenti: o svuotate la caserma o scendiamo in strada
I RESIDENTI
UDINE «Adesso basta, la nostra pazienza si è esaurita, o svuotano la Cavarzerani oppure scenderemo in strada». Nette e chiare le parole di Romeo Tuliozzi, il portavoce del comitato dei residenti nella zona dell'ex struttura militare di via Cividale, durante la rivolta dei richiedenti asilo di ieri mattina.
«La situazione è arrivata al limite, queste sono le conseguenze di una scelta scellerata fatta a suo tempo dal prefetto di allora, di portare i migranti qua dentro in mezzo alla popolazione ha attaccato Tuliozzi - scelta che ha già penalizzato economicamente i residenti sotto l'aspetto del valore delle rispettive abitazioni, ma che ha portato poi ad un peggioramento delle condizioni di vivibilità della zona e di sicurezza per i cittadini. Sono arrivati a pulire e sfalciare il perimetro del sito solo la scorsa settimana alla nostra ennesima rimostranza. Ora la rivolta che era nell'aria, dopo la decisione del sindaco di prorogare la zona rossa per il periodo di quarantena. I richiedenti asilo si sono scatenati per paura gli scadano le tempistiche per le rispettive regolarizzazioni e noi dobbiamo continuare a fare i conti con episodi quotidiani di degrado e delinquenza».
LE FUGHE
Tuliozzi, dopo aver portato a conoscenza nelle scorse settimane dei vari episodi di fughe dalle mura della caserma, racconta che anche gli ultimi giorni si sarebbero visti pulmini durante la notte giunti in prossimità della caserma per prendere e riportare gli stranieri ospiti, gente che scavalca e scappa, «Siamo stufi di tutto ciò prosegue - vogliamo che al più presto venga sanata questa condizione di insicurezza, occorre svuotare la Cavarerani, se non arriveranno risposte in tempi brevi valuteremo se e come fare una manifestazione di protesta qui davanti, siamo stati fin troppo buoni e pazienti, ora basta». Durante l'agitazione, ha testimoniato lo stesso portavoce, alcuni hanno scavalcato le mura di cinta che confinano con via Judrio ma, grazie anche alla popolazione residente, sono stati ricondotti in caserma. Tuliozzi ha parlato di persona con le autorità politiche giunte in mattinata sul posto, dal vice presidente regionale Riccardo Riccardi, all'assessore regionale Pierpaolo Roberti e l'assessore alla Sicurezza del Comune di Udine Ciani. «Queste grandi strutture vanno alleggerite. È un compito delle Prefetture e quindi serve una risposta immediata del Governo all'emergenza gli ha fatto eco l'assessore comunale Ciani, presente assieme al comandante della polizia locale per dare supporto al presidio delle forze dell'ordine -. La protesta è nata dal fatto che alcune persone non accettano ulteriori giorni di quarantena. Ma non ci spaventano questi facinorosi: la nostra priorità è quella di garantire la sicurezza della città e la salute pubblica. I responsabili vanno immediatamente spostati e spero paghino le conseguenze di questi comportamenti e i danni che stanno compiendo. Non accettiamo che ci siano persone che protestano in questo modo. Sono tutti in ottima salute, quindi è un'enorme bugia che siano trattati come animali», ha concluso l'assessore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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