I no auto scendono in piazza Distribuiti oltre mille volantini

Giovedì 19 Settembre 2019
LA MANIFESTAZIONE
UDINE Sui social, via mail, con il passaparola o con il classico volantino, che sta girando in questi giorni fra il popolo dei no auto. Come spiega Ivano Marchiol (Autostoppisti), ne sono stati distribuiti un migliaio. Il tam tam è tutto dedicato alla manifestazione di domani, promossa da Autostoppisti Udine (a cui aderiscono Fiab Udine, Legambiente, Arci, Alpi, Italia Nostra Udine e Coalizione clima Udine, con lo slogan Scegliamo come usare il nostro spazio urbano!, per protestare contro le ultime dichiarazioni d'intenti della giunta comunale sulla mobilità. Sotto la lente, in particolare, il ventilato spostamento della ciclabile di via Zanon-Cosattini, che i ciclisti di Abicitudine Fiab ritengono uno degli assi a due ruote più gettonati della città (e con loro gli Autostoppisti la difendono a spada tratta), ma anche la decisione della giunta di aprire alle auto un tratto di via Stringher verso piazza Duomo (ad uso e consumo dei residenti che hanno lì i parcheggi e che prima erano costretti a fare marcia indietro).
Gli Autostoppisti puntano l'indice anche sulla latitanza del Comune di Udine sul fronte della mobilità sostenibile (quella che si è aperta da qualche giorno è la settimana europea dedicata a questo argomento). «Nessuna misura è stata intrapresa, nessuna iniziativa sul tema, nessun momento di confronto e riflessione è stato organizzato», scrivono. Anche se il vicesindaco Loris Michelini ha spiegato che una via sarà chiusa al traffico come segnale in occasione della Maratonina.
È in questo quadro complessivo che nasce la manifestazione di domani: una passeggiata collettiva dal Palamostre al Duomo, partenza alle 17.30. «A piedi, in bici, come si vuole ma senza tubo di scappamento!», recita l'invito dei promotori. Gli Autostoppisti ricordano che con la sperimentazione del ritorno delle auto in centro non c'è stato «nessun beneficio per la città, né ambientale, né sociale, né economico. Al contrario i comportamenti incivili e prevaricatori hanno raggiunto una frequenza prima sconosciuta. Inaccettabile. Non è questa la Udine che vogliamo». Da qui ha preso spunto la protesta, per dire «basta confusione, basta incertezze, basta tentennamenti e basta continuare con i medesimi errori». C'è chi si sta organizzando anche per rendere il corteo di protesta il più colorato e scoppiettante possibile, fra cartelli, striscioni e strumenti musicali per attirare l'attenzione dei passanti sulla manifestazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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