I cattolici e la politica: oltre sovranismo e populismo

Sabato 18 Gennaio 2020
SETTIMANA SOCIALE
PORDENONE Ma è vero che molti cattolici stanno votando per i sovranisti? Pare di no, anzi non voterebbero affatto. E poi: è il caso di tornare a impegnarsi in prima persona, entrando nella palude della politica, senza limitarsi a delegare le scelte agli altri? La Settimana promossa dalla Commissione per la pastorale sociale della Diocesi di Concordia-Pordenone, in calendario dal 23 marzo all'8 aprile, prenderà le mosse da questi temi, per sviluppare poi l'attenzione nei confronti dell'ambiente e dell'urgenza di compiere al più presto gesti concreti per difendere la cosiddetta casa comune. Ossia il mondo, partendo da Friuli Occidentale e Veneto Orientale.
CONFRONTI
La riflessione proposta dall'appuntamento biennale (giunto alla dodicesima edizione) avrà come punti nodali i contenuti dell'enciclica Laudato si', di Papa Bergoglio. In preparazione alla Settimana sociale, la stessa commissione diocesana proporrà due incontri. Il primo è calendarizzato per giovedì 30 gennaio alle 20.30, nella Casa della Madonna Pellegrina. Alessandro Castegnaro, presidente dell'Osservatorio socioreligioso del Triveneto, indicherà L'impegno dei cristiani nella società moderna. Il secondo, lunedì 9 marzo, avrà come relatori Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim-Cisl, e Paolo Candotti, vicepresidente per la strategia d'impresa dell'Unindustria pordenonese, orientandosi maggiormente sul lavoro.
FUGA DALLA POLITICA
Castegnaro, già protagonista di diverse analisi sociologiche (sfociate pure in pubblicazioni) per la Chiesa del Nordest, muoverà le sue tesi da un'analisi del voto di settore alle elezioni europee. Contrariamente a quanto si sente dire, ha scoperto attraverso un sondaggio che una parte significativa dei cattolici praticanti non appoggia più le formazioni cosiddette sovraniste o populiste. Piuttosto, sembra caratterizzarsi per una minor partecipazione al rito delle urne, sia attivo (come candidati) che passivo (inserendo la scheda). È come una sorta di ritiro sull'Aventino, lontano da una politica che si disprezza e non si comprende. Ne consegue un quesito: l'impegno civile e politico è diventato un aspetto marginale nella vita dei cristiani? La risposta non è secondaria, anche perché ne derivano gli atteggiamenti adottati sulle grandi questioni: sicurezza, welfare, diritti, partecipazione pubblica, migranti, ripartizione delle risorse, lavoro, clima, sanità, educazione. Difficile evitare il confronto tra i fedeli su questi argomenti, con la semplice delega ai gruppi di riferimento di diventare voce dentro una società che cambia continuamente.
Pier Paolo Simonato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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