L'UTILITY DELL'ACQUA
PORDENONE È il primo bilancio sociale certificato di una società pubblica partecipata in regione Friuli Venezia Giulia. Hydrogea, l'utility che gestisce il sistema integrato dell'acqua in 23 Comuni del territorio del Friuli occidentale (azionista di maggioranza è l'amministrazione di Pordenone) ha voluto anticipare i tempi. E lo strumento che si è data la società (una sorta di rapporto relativo al 2018 sulle ricadute sociali e sui rapporti con tutti gli stakeholders, oltre a soci e dipendenti anche i clienti e i fornitori e una serie di altri attori economico del territorio) consente ora di parlare al territorio in cui opera con collaborazione e trasparenza.
Un documento (ha richiesto diversi mesi di lavoro, realizzato con la consulenza della società regionale Allaround srl) che arriva proprio a pochi giorni dall'emergenza causata dalle ultime ondate di maltempo che Hydrogea (ma anche l'altra società che opera sul territorio, Lta) ha dovuto affrontare in una decina di Comuni montani. Emergenza legata anche alle difficoltà che ha dovuto affrontare la Roncadin di Meduno: l'azienda delle pizze surgelate a causa dell'erogazione di acqua torbida ha dovuto interrompere più volte la produzione.
«Con lo strumento del bilancio sociale - è stato il richiamo del presidente Michelangelo Agrusti, la presentazione ieri mattina si è tenuta nella sede di Unindustria, assenti sia il sindaco Alessandro Ciriani (impegnato alla cerimonia dell'Ariete) che il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi (impegnato con la situazione legata al maltempo) - diventerà anche più facile gestire situazioni come quella di qualche giorno fa con la Roncadin. Già non è facile fare impresa in montagna, è chiaro che le imprese hanno necessità di usufruire di un servizio sicuro e costante per poter continuare a produrre. In realtà, sono diverse le società pubbliche nostre socie - ha aggiunto il presidente - che stanno facendo bilanci di sostenibilità. L'obiettivo è anche quello di offrire servizi migliori a prezzi sempre più competitivi».
IL RAPPORTO
«Il lavoro che sta dietro a un bilancio sociale - ha sostenuto il presidente di Hydrogea Giovanni De Lorenzi - è un lavoro importante che coinvolge tutti. In particolare i dipendenti, oggi una settantina, mentre erano una decina quando la società è nata. C'è stata una forte crescita dimensionale negli ultimi anni. Ora i margini di crescita possono essere solo nella qualità delle nostre performance e nell'aumento della qualità del servizio offerto. L'altra crescita - ha annunciato il presidente - riguarda il fronte dell'unione delle forze, nell'ambito di una crescita collettiva delle utilities regionali, con altre possibili realtà territoriali. Ci guardiamo attorno, nell'ambito ovviamente della gestione pubblica dell'acqua, per valutare possibili crescite in orizzontale».
Fuori dal linguaggio un po' burocratese il riferimento è ovviamente a possibili aggregazioni: già in un recente passato si era ipotizzata una valutazione con Lta, Livenza Tagliamento Acque. L'altra società - ha sede a Portogruaro - che gestisce un'altra importante quota di Comuni in provincia.
BENE STRATEGICO
Quello dell'acqua è sempre più un bene strategico. «E anche nella gestione pubblica - ha aggiunto De Lorenzi - non è sempre così scontato aprire il rubinetto e usufruire di acqua pulita e limpidissima. Si dice che l'acqua più pura sia quella della montagna che no costa nulla, non sempre è così e spesso in montagna non si fa un uso virtuoso dell'acqua». Rispetto al bilancio sociale, i dati che emergono alle voci più importanti legate al rapporto con i clienti e con i Comuni soci sono tutti molto positivi. Quello sull'apprezzabilità del servizio raggiunge punte del 98 per cento. Quello sul sistema di fatturazione supera il 90 per cento. «Dati che ci confortano, ma che ci spingono a monitorarci sempre di più per offrire un miglior servizio».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE È il primo bilancio sociale certificato di una società pubblica partecipata in regione Friuli Venezia Giulia. Hydrogea, l'utility che gestisce il sistema integrato dell'acqua in 23 Comuni del territorio del Friuli occidentale (azionista di maggioranza è l'amministrazione di Pordenone) ha voluto anticipare i tempi. E lo strumento che si è data la società (una sorta di rapporto relativo al 2018 sulle ricadute sociali e sui rapporti con tutti gli stakeholders, oltre a soci e dipendenti anche i clienti e i fornitori e una serie di altri attori economico del territorio) consente ora di parlare al territorio in cui opera con collaborazione e trasparenza.
Un documento (ha richiesto diversi mesi di lavoro, realizzato con la consulenza della società regionale Allaround srl) che arriva proprio a pochi giorni dall'emergenza causata dalle ultime ondate di maltempo che Hydrogea (ma anche l'altra società che opera sul territorio, Lta) ha dovuto affrontare in una decina di Comuni montani. Emergenza legata anche alle difficoltà che ha dovuto affrontare la Roncadin di Meduno: l'azienda delle pizze surgelate a causa dell'erogazione di acqua torbida ha dovuto interrompere più volte la produzione.
«Con lo strumento del bilancio sociale - è stato il richiamo del presidente Michelangelo Agrusti, la presentazione ieri mattina si è tenuta nella sede di Unindustria, assenti sia il sindaco Alessandro Ciriani (impegnato alla cerimonia dell'Ariete) che il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi (impegnato con la situazione legata al maltempo) - diventerà anche più facile gestire situazioni come quella di qualche giorno fa con la Roncadin. Già non è facile fare impresa in montagna, è chiaro che le imprese hanno necessità di usufruire di un servizio sicuro e costante per poter continuare a produrre. In realtà, sono diverse le società pubbliche nostre socie - ha aggiunto il presidente - che stanno facendo bilanci di sostenibilità. L'obiettivo è anche quello di offrire servizi migliori a prezzi sempre più competitivi».
IL RAPPORTO
«Il lavoro che sta dietro a un bilancio sociale - ha sostenuto il presidente di Hydrogea Giovanni De Lorenzi - è un lavoro importante che coinvolge tutti. In particolare i dipendenti, oggi una settantina, mentre erano una decina quando la società è nata. C'è stata una forte crescita dimensionale negli ultimi anni. Ora i margini di crescita possono essere solo nella qualità delle nostre performance e nell'aumento della qualità del servizio offerto. L'altra crescita - ha annunciato il presidente - riguarda il fronte dell'unione delle forze, nell'ambito di una crescita collettiva delle utilities regionali, con altre possibili realtà territoriali. Ci guardiamo attorno, nell'ambito ovviamente della gestione pubblica dell'acqua, per valutare possibili crescite in orizzontale».
Fuori dal linguaggio un po' burocratese il riferimento è ovviamente a possibili aggregazioni: già in un recente passato si era ipotizzata una valutazione con Lta, Livenza Tagliamento Acque. L'altra società - ha sede a Portogruaro - che gestisce un'altra importante quota di Comuni in provincia.
BENE STRATEGICO
Quello dell'acqua è sempre più un bene strategico. «E anche nella gestione pubblica - ha aggiunto De Lorenzi - non è sempre così scontato aprire il rubinetto e usufruire di acqua pulita e limpidissima. Si dice che l'acqua più pura sia quella della montagna che no costa nulla, non sempre è così e spesso in montagna non si fa un uso virtuoso dell'acqua». Rispetto al bilancio sociale, i dati che emergono alle voci più importanti legate al rapporto con i clienti e con i Comuni soci sono tutti molto positivi. Quello sull'apprezzabilità del servizio raggiunge punte del 98 per cento. Quello sul sistema di fatturazione supera il 90 per cento. «Dati che ci confortano, ma che ci spingono a monitorarci sempre di più per offrire un miglior servizio».
D.L.
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