Guardie giurate di nuovo all'opera

Martedì 26 Marzo 2019
GIUNTA
UDINE Le guardie giurate riprenderanno il servizio di controllo sul territorio. La giunta, infatti, ha rinnovato la convenzione con la vigilanza privata che ricomincerà a operare da inizio aprile e continuerà fino al 31 dicembre. Il servizio sarà però rimodulato: si passerà dalle tre coppie (che erano attive da fine ottobre 2018 alla fine dello scorso febbraio) a due; una continuerà a monitorare Borgo Stazione, la seconda, invece, sarà utilizzata in un servizio diversificato per orari e luoghi ha detto l'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani -. Da un lato, infatti, abbiamo ricevuto buoni segnali per quanto riguarda il controllo dell'area tra via Aquileia e via Ronchi, dall'altro pensiamo anche ad una vigilanza sui parchi pubblici, dove potrebbero garantire la sicurezza reale e percepita dei cittadini, dato che ci arrivano diverse segnalazioni, come ad esempio per il Moretti. L'orario di servizio sarà dalle 17 alle 24, ma nulla vieta ha aggiunto Ciani -, di modificarlo a seconde della esigenze, dato che le ditte hanno già dato la loro disponibilità. La vigilanza sarà finanziata grazie ad un contributo regionale di 150mila euro. Le guardie giurate continueranno a fornire un supporto alla polizia locale, con cui saranno costantemente in contatto ha concluso -. La loro presenza servirà anche da deterrente, dato che girano in divisa e armati. Ieri, inoltre, è stato pubblicato il nuovo concorso per l'assunzione di sei vigili urbani: le domande dovranno arrivare entro il 24 aprile e i partecipanti, oltre alla prova scritta e orale, dovranno affrontarne una fisica che prevede il salto in alto, le trazioni alla sbarra e la corsa sui 1000metri.
DEBITI FUORI BILANCIO
Ieri, l'esecutivo di Fontanini ha deliberato i debiti fuori bilancio, che derivano da alcune cause perse da Palazzo D'Aronco. La voce più pesante è quella di 100mila euro che il Comune dovrà risarcire al Panorama di viale Venezia, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato; il supermercato, infatti, aveva fatto ricorso (e vinto) contro l'ordinanza sindacale che l'aveva obbligato alla chiusura nei giorni festivi (risalente al 2006); l'amministrazione inoltre dovrà pagare 13mila euro per le spese di un altro processo: nel 2014, il Municipio aveva inviato una raccomandata per ingiunzione di pagamento, che risultava consegnata; il destinatario, però, non l'ha mai ricevuta e ha dichiarato che la firma sulla ricevuta di ritorno era falsa e il giudice gli ha dato ragione. Cifre minori, invece per un procedimento di riscossione di una multa e per le spese di giudizio relative al riconteggio delle preferenze assegnate alle ultime elezioni amministrative (a seguito del ricorso di un candidato al Tar). Questi debiti fuori bilancio ha commentato il sindaco Pietro Fontanini -, verranno ora comunicati alla Corte dei Conti che valuterà se esiste una responsabilità degli amministratori. Palazzo D'Aronco sfratterà altri tre inquilini morosi: si tratta di persone che abitano in alcuni appartamenti di proprietà comunale (a prezzo calmierato) e che non pagano l'affitto dal 2016.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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