Greenman: sì al dialogo no ai dinieghi preventivi

Martedì 18 Febbraio 2020
AMBIENTE
MANZANO «Io non ho paura». L'iniziativa del 20 febbraio a Manzano promossa da Greenman ha un titolo che è già un programma. O meglio, una dichiarazione d'intenti, da parte di chi (la società), quell'incontro pubblico con i cittadini di Manzano e dei comuni interessati dal progetto di ampliamento dell'inceneritore, l'ha fortemente voluto per rispondere alle critiche piovute sulla Greenman srl, la proprietaria del termovalorizzatore, che ha presentato in Regione il progetto per la realizzazione di una seconda linea. Come si ricorderà, è in corso la procedura per l'Autorizzazione integrata ambientale, dopo che la commissione Via, esaminato il progetto, i pareri e le osservazioni, ha deciso che il piano della società per il termovalorizzatore manzanese non debba passare attraverso la procedura di valutazione di impatto ambientale. «Di fronte alla prospettiva di difendere l'ambiente - si legge in una nota della società - ci sono due tipi di posizioni: quella privativa di decrescita felice e quella di chi pragmaticamente non rinuncia a un bilanciamento ragionato tra l'ambiente e fiducia in un progresso tecnologico a misura d'uomo». «Noi riteniamo che le paure e i percepiti delle persone, della comunità, siano importanti e non debbano essere sottovalutati. Ma le idee non possono formarsi su credenze, opinioni o falsi miti, devono basarsi su dati oggettivi e sulle evidenze scientifiche. Questo è quello che faremo nell'incontro pubblico a Manzano il 20 febbraio alle 18 al Foledor. Analizzeremo le realtà, daremo oggettività alle soggettività, anteporremo la scienza alle opinioni, argomenteremo con numeri ufficiali, partendo dal presupposto che l'impatto zero non esiste ma che l'impegno sostenibile di ogni azienda, così come dei cittadini, dev'essere quello di ridurre il più possibile questi impatti anche grazie alle tecnologie, oltre che alla ricerca e ai comportamenti dei sindaci. Parleremo del ciclo dei rifiuti, del ruolo della termovalorizzazione nell'economia circolare, del significato del termovalorizzatore di Manzano nel territorio regionale, delle opportunità che il nuovo impianto più performante e tecnologico potrebbe offrire al territorio», fa sapere Greenman in una nota. L'obiettivo? «Con questo primo dibattito pubblico - fa sapere la società - vorremmo porre le basi per un dialogo con tutti i portatori di interesse di tipo evolutivo, al fine di creare relazioni basate su obiettivi e valori comuni. Vorremmo dare vita ad un modello di ambientalismo positivo che parte dalla necessità di far convivere buon senso, tradizione, civiltà e innovazioni tecnologiche, in una prospettiva in cui i no preventivi siano relegati ad un passato superato. Non vogliamo essere una minaccia, ma una risorsa di scambio reciproco con il territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci