GRANDE CINQUINA DEGLI AZZANESI AL MONTEREALE

Lunedì 28 Gennaio 2019
LA CAPOLISTA
AZZANO L'assenza dalla panchina dell'influenzato Michele Buset non frena i suoi allievi. L'Azzanese non ne risente sul piano del gioco e del risultato, portando a nove la sua striscia di successi interni, ininterrotta dall'inizio della stagione. Nel primo tempo i locali esercitano a lungo una costante pressione offensiva verso la porta avversaria. Il Montereale Valcellina è comunque ficcante nelle sue meno frequenti iniziative in attacco. La rete del vantaggio dei padroni di casa viene realizzata al 21'. Mattia Marchiori, ricevuta e ottimamente controllata una palla sull'arco della lunetta, scarica un angolato tiro di sinistro che Cimarosti tenta invano di raggiungere in tuffo alla sua destra. Non paghi, gli azzanesi insistono in avanti. Al 30' Fuschi riceve dentro l'area e conclude con un bel diagonale rasoterra: il pallone si infrange sul palo. I valcellinesi replicano e al 33' sfiorano il pareggio. Roman da destra serve corto un pallone alto ad Alzetta, che di testa lo allunga verso la porta. Giacomini riesce con un colpo di reni a evitare di essere scavalcato, allontanando l'insidia con la mano aperta.
Il raddoppio di casa arriva al 42'. Mattia Marchiori lancia da sinistra: Pignat si tuffa in area piccola e realizza di testa. Nella ripresa al 9' l'Azzanese segna la terza rete in contropiede. Ancora Mattia Marchiori imposta dalla trequarti sinistra servendo Fuschi e andando poi a battere in rete dopo la respinta corta di Cimarosti sul tiro del compagno, involatosi fino in area. Al 15' accorcia il distacco Alzetta, su punizione battuta dalla lunetta e messa di potenza sotto l'incrocio, a sinistra. Con gli avversari in dieci arriva al 33' la quarta rete dell'Azzanese: segna Fuschi, in virtù di un perfetto diagonale rasoterra scoccato da dentro l'area. Chiude al 42' Gallicchio di testa da due passi, su angolo da sinistra di Trevisan. La capolista mantiene i due punti di vantaggio sul Villanova Pordenone, anch'esso vincente per 5 a 1 sul San Leonardo.
Stefano Zorat
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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