Gli ospedali limitano l'accesso ai visitatori. Kit ai medici

Lunedì 24 Febbraio 2020
Gli ospedali limitano l'accesso ai visitatori. Kit ai medici
MEDICI E OSPEDALI
PORDENONE Regole più rigide anche negli ospedali. Le direzioni sanitarie ospedaliere devono predisporre la limitazione dell'accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno. Limiti simili anche per Rsa e residenze protette per anziani.
Nel corso del vertice del Comitato operativo della Protezione civile regionale di ieri è stato anche deciso - con gli Ordini dei medici di medicina generale e con le organizzazione sindacali dei camici bianchi - di stampare un manifesto informativo che comunichi alla cittadinanza le cose da fare se si accusano i sintomi del Coronavirus, che sono poi gli stessi dell'influenza stagionale che è ancora nel suo picco. Solo ieri al numero unico 112 sono arrivate 250 chiamate. Il numero - la Regione ha previsto un potenziamento di operatori nella centrale operativa - è subissato di chiamate da parte di persone a cui sembra di avere i sintomi del coronavirus. Nel manifesto che sarà stampato dalla Regione in tempi brevissimi - oltre che affisso in tutte le farmacie e negli studi dei medici di medicina generale sarà diffuso attraverso i mass media - si informano i cittadini che chi ha la febbre oltre i 37,5 gradi, tosse, raffreddore, mal di gola rimanga in casa. Non si rechi al pronto soccorso, né negli ambulatori del proprio medico di famiglia, né dalla guardia medica. L'indicazione è quella di chiamare il 112 oppure lo studio del proprio medico curante. Questa seconda opzione - oltre a quella del numero unico 112 - è stata discussa ieri con gli organismi dei medici di famiglia. «Che - come ha sottolineato Ferdinando Agrusti, responsabile provinciale della Fimmg, l'organizzazione sindacale più rappresentativa dei medici di famiglia - si sono impegnati con la Regione a fare la propria parte in questa difficile situazione di emergenza». Nei prossimi giorni, inoltre, tutti i medici di base saranno dotati dei dispositivi di sicurezza per operare con la massima garanzia. A tutti sarà consegnato un kit con le mascherine gli occhiali protettivi in plastica e una tuta adeguata. «Un modo per operare con la massima garanzia», ha detto il presidente dell'ordine dei medici Guido Lucchini presente al summit di Palmanova. Il vicegovernatore del Fvg Riccardi ha reso noto inoltre che l'evoluzione della situazione è in crescendo e che anche il Friuli Venezia Giulia sta continuando l'organizzazione delle misure di prevenzione a cui si sta dedicando ininterrottamente dalla fine di gennaio e che sta proseguendo con particolare intensità. La Regione invita a non alimentare allarmismi, a contattare il 112 per chiedere informazioni in caso di preoccupazione in ordine a sintomi che si possono riscontrare e a non accedere ai Pronto Soccorso se non in caso di effettiva necessità. Sia da Paesi esteri che dalle regioni del Nord Italia in cui si sono registrati fino a oggi i casi conclamati di Coronavirus. Sono le altre misure richieste dal Friuli Venezia Giulia al Governo e annunciate dal presidente Massimiliano Fedriga, il quale ha precisato che è stato richiesto all'esecutivo di adottare le stesse misure previste nelle vicine Regioni del Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Oggi in Regione a Udine incontro con tutti i sindaci.
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