Giunta a undici, l'allargamento ora può attendere

Domenica 16 Giugno 2019
LA SITUAZIONE POLITICA
UDINE L'ampliamento della Giunta è una questione derubricata nell'agenda del sindaco, Pietro Fontanini. A confermarlo, ieri, il diretto interessato, dopo che in Comune è scoppiata una grana proprio interna alla Lega: le dimissioni del capogruppo Marcello Mazza, che ha rinunciato al ruolo e al posto in aula per non averla spuntata sul sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, soluzione rispetto alla quale si è detto contrario.
«Non me l'aspettavo», ha commentato senza infingimenti Fontanini, che ha cercato di convincere il collega di partito a ripensarci. «Gli ho fatto presente che l'attività amministrativa della maggioranza non si risolve in questa azione, ma che è molto più ampia e articolata ha spiegato -. Tuttavia Mazza ha mantenuto il punto, confermando che quello della raccolta porta a porta per lui è una questione dirimente». Fontanini non si sbilancia sul nome del sostituto, ma considera che «per ora, visto il nuovo problema che si è presentato, l'allargamento e il riassetto della Giunta si spostano più in là».
Tempi indefiniti, ad oggi, e forse anche compatibili con la possibilità che in Consiglio regionale, su proposta e iniziativa di Progetto Fvg, passi attraverso i provvedimenti omnibus - una modifica alla norma che imporrebbe a Fontanini di scegliere una donna se volesse ampliare la sua squadra a undici assessori: «Non è una mia iniziativa, né una mia idea», puntualizza il sindaco, ma ammette che questa è una delle possibilità in campo.
Ne consegue che la candidatura di Giulia Manzan, la coordinatrice regionale di Autonomia responsabile sponsorizzata di nuovo l'altro giorno dall'ex presidente della Regione Renzo Tondo, alla poltrona, sembra non avere tempi rapidi di evoluzione: «Abbiamo letto della disponibilità di Fontanini ad aprire all'undicesimo assessore e se lo concederà ad Ar saremo ben felici, anche perché nei confronti del sindaco vantiamo un credito», aveva spiegato Tondo, dato che «l'assessore allo Sport Paolo Pizzocaro da noi indicato ha deciso di lasciare il nostro gruppo», aveva proseguito il leader di Ar. Quanto ai nomi, Tondo aveva affermato che la lista «ne ha diversi e di qualità da proporre», portando ad esempio quello della coordinatrice Manzan che gli sedeva accanto.
«Mai parlato specificamente di Ar ha precisato ieri Fontanini -, anche perché avere anche un assessore con un solo consigliere comunale mi pare un po' troppo. Piuttosto avevo fatto riferimento più in generale a Fdi, forza con cui Ar ha stretto un rapporto». In attesa che i nodi si sciolgano, il Comitato pari rappresentanza 50 e 50 scende in campo per rimarcare due aspetti della vicenda legata all'allargamento della Giunta. Il primo riguarda il fatto che non si registra «nessuna protesta per il rischio di subire un'altra assessora esterna dopo la Olivotto (assessore al Personale, ndr), scelta da Fontanini in nome di antica amicizia», ha affermato la presidente Ester Soramel. Il secondo per scongiurare «l'epurazione delle percentuali di genere. Per usare una metafora, vale la pena ricordare che a scuola, quando si prende l'insufficienza, si studia di più, non si buttano via i libri».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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