BONUS ESTERO
UDINE Contributi fino a 15mila euro ai giovani professionisti che intendano migliorare la propria preparazione professionale attraverso un'esperienza all'estero: parliamo di tirocini, praticantati, rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato e collaborazioni in studi professionali, imprese, enti o strutture pubbliche o private. Il tutto per una durata che non superi i due anni. Lo stabilisce la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l'emanazione di un regolamento appena approvata dalla Giunta su proposta dell'assessore al Lavoro Alessia Rosolen.
BENEFICIARI
L'iniziativa si rivolge a prestatori di attività professionali ordinistiche regolarmente iscritti a ordini o collegi professionali, ma anche ai prestatori di attività professionali non ordinistiche iscritti a una associazione professionale inserita, in base alla legge, nell'elenco delle associazioni professionali che rilasciano l'attestato di qualità dei servizi. Sono ammessi al contributo soltanto i professionisti la cui età non superi i 35 anni e abbiano residenza, domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio regionale. I giovani beneficiari devono svolgere in forma esclusiva la propria attività professionale in forma individuale, associata o societaria. Niente da fare, invece, per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, i collaboratori di imprese familiari, gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i titolari di imprese individuali e, ancora, gli amministratori di società di persone o di capitali. Sono ammesse al contributo della Regione le spese per incentivare le esperienze professionali direttamente collegate all'attività professionale esercitata e finalizzate a valorizzare le conoscenze e le competenze del professionista, svolte esclusivamente all'estero. Il rapporto di lavoro deve risultare da un contratto scritto, prescrivono le regole appena emanate, se si tratti di rapporto di lavoro subordinato. E serve per lo meno un'intesa scritta se ci si trovi di fronte a un rapporto di collaborazione. Bisogna indicare nella domanda la retribuzione, i diritti e gli obblighi delle parti. Inoltre in ogni caso il rapporto professionale che vede il giovane protagonista deve risultare conforme alle leggi nazionali in materia di lavoro e protezione sociale del luogo di svolgimento dell'esperienza professionale all'estero. Insomma tutto alla luce del sole e del tutto legale. E niente contributo se la retribuzione mensile del giovane professionista superi i 2.500 euro lordi.
SPESE AMMESSE
La Regione sostiene con contributo le spese per il colloquio preliminare, propedeutico alla stipula del contratto di lavoro o del rapporto di collaborazione che comprendono le spese di viaggio, esclusivamente per un percorso di andata e ritorno, nonché l'indennità di mobilità, riferita esclusivamente al numero di giorni nei quali si svolge il colloquio del lavoro. Contributo Fvg anche per le spese di permanenza all'estero al fine del rapporto di lavoro o collaborazione. Sostegno pubblico anche in relazione alle spese di istruttoria per l'ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, rilasciate nell'interesse del professionista beneficiario da banche o istituti assicurativi. Importante l'aspetto riguardante i corsi di lingua, che devono essere svolti esclusivamente all'estero, devono essere organizzati da soggetti accreditati e non devono costare oltre mille euro.
I SOLDI
Le spese per i corsi di lingua straniera saranno rimborsate integralmente dalla Regione se considerate ammissibili in base ai criteri ai quali abbiamo accennato. Il contributo regionale arriva al 60% delle spese ammissibili in presenza di retribuzione o compenso mensile lordo inferiore a mille euro, al 40% se la retribuzione o il compenso mensile lordo sia compreso tra mille e 1.500 euro, al 20% fra 1.500 e 2mila euro e infine al 10% per compensi compresi fra 2.000 e 2.500 euro mensili, sempre lordi. Complesso, per numero e tipologia, il novero dei documenti che occorre allegare alla domanda. Ogni dettaglio, tuttavia, sarà quanto prima disponibile sul sito web della Regione Fvg.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Contributi fino a 15mila euro ai giovani professionisti che intendano migliorare la propria preparazione professionale attraverso un'esperienza all'estero: parliamo di tirocini, praticantati, rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato e collaborazioni in studi professionali, imprese, enti o strutture pubbliche o private. Il tutto per una durata che non superi i due anni. Lo stabilisce la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l'emanazione di un regolamento appena approvata dalla Giunta su proposta dell'assessore al Lavoro Alessia Rosolen.
BENEFICIARI
L'iniziativa si rivolge a prestatori di attività professionali ordinistiche regolarmente iscritti a ordini o collegi professionali, ma anche ai prestatori di attività professionali non ordinistiche iscritti a una associazione professionale inserita, in base alla legge, nell'elenco delle associazioni professionali che rilasciano l'attestato di qualità dei servizi. Sono ammessi al contributo soltanto i professionisti la cui età non superi i 35 anni e abbiano residenza, domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio regionale. I giovani beneficiari devono svolgere in forma esclusiva la propria attività professionale in forma individuale, associata o societaria. Niente da fare, invece, per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, i collaboratori di imprese familiari, gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i titolari di imprese individuali e, ancora, gli amministratori di società di persone o di capitali. Sono ammesse al contributo della Regione le spese per incentivare le esperienze professionali direttamente collegate all'attività professionale esercitata e finalizzate a valorizzare le conoscenze e le competenze del professionista, svolte esclusivamente all'estero. Il rapporto di lavoro deve risultare da un contratto scritto, prescrivono le regole appena emanate, se si tratti di rapporto di lavoro subordinato. E serve per lo meno un'intesa scritta se ci si trovi di fronte a un rapporto di collaborazione. Bisogna indicare nella domanda la retribuzione, i diritti e gli obblighi delle parti. Inoltre in ogni caso il rapporto professionale che vede il giovane protagonista deve risultare conforme alle leggi nazionali in materia di lavoro e protezione sociale del luogo di svolgimento dell'esperienza professionale all'estero. Insomma tutto alla luce del sole e del tutto legale. E niente contributo se la retribuzione mensile del giovane professionista superi i 2.500 euro lordi.
SPESE AMMESSE
La Regione sostiene con contributo le spese per il colloquio preliminare, propedeutico alla stipula del contratto di lavoro o del rapporto di collaborazione che comprendono le spese di viaggio, esclusivamente per un percorso di andata e ritorno, nonché l'indennità di mobilità, riferita esclusivamente al numero di giorni nei quali si svolge il colloquio del lavoro. Contributo Fvg anche per le spese di permanenza all'estero al fine del rapporto di lavoro o collaborazione. Sostegno pubblico anche in relazione alle spese di istruttoria per l'ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, rilasciate nell'interesse del professionista beneficiario da banche o istituti assicurativi. Importante l'aspetto riguardante i corsi di lingua, che devono essere svolti esclusivamente all'estero, devono essere organizzati da soggetti accreditati e non devono costare oltre mille euro.
I SOLDI
Le spese per i corsi di lingua straniera saranno rimborsate integralmente dalla Regione se considerate ammissibili in base ai criteri ai quali abbiamo accennato. Il contributo regionale arriva al 60% delle spese ammissibili in presenza di retribuzione o compenso mensile lordo inferiore a mille euro, al 40% se la retribuzione o il compenso mensile lordo sia compreso tra mille e 1.500 euro, al 20% fra 1.500 e 2mila euro e infine al 10% per compensi compresi fra 2.000 e 2.500 euro mensili, sempre lordi. Complesso, per numero e tipologia, il novero dei documenti che occorre allegare alla domanda. Ogni dettaglio, tuttavia, sarà quanto prima disponibile sul sito web della Regione Fvg.
Maurizio Bait
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