Fuoco amico sul progetto dello stadio, critiche da Ar

Sabato 20 Luglio 2019
Fuoco amico sul progetto dello stadio, critiche da Ar
IL CASO
UDINE Fuoco amico sul progetto dello stadio 2.0. Attacca la coordinatrice regionale di Ar Giulia Manzan: «Mi piacerebbe sapere dalla giunta qual è la strategia per unire i nuovi servizi all'interno dello stadio con la città. Mi auguro sia stato immaginato un legame stretto con Udine e con i suoi cittadini, evitando così di isolare ulteriormente il centro e le sue attività». Secondo lei c'è il rischio che si sbilancino gli equilibri, tagliando fuori la città. «Per ora sono stati elencati i servizi che saranno attivati all'interno dello stadio: mi aspetto di conoscere le modalità con cui questa giunta ha immaginato di farli dialogare, in maniera prioritaria, con la città e con il suo tessuto economico e produttivo. Non si può sempre cambiare rotta o fare passi indietro dopo aver avviato i progetti, come sta accadendo in via Mercatovecchio: meglio pensarci prima e confrontarsi con cittadini e operatori per agire al meglio».
GIUNTA
In giunta siede anche Paolo Pizzocaro, ma, ricorda Manzan, rispolverando un nodo già più volte ribadito, «Pizzocaro non rappresenta Ar né in consiglio né in giunta. Per questo da tempo chiediamo un nostro rappresentante nell'esecutivo. Fiduciosi, avevamo anche rispettato i tempi del sindaco Fontanini, che ci aveva promesso di fare il rimpasto dopo le elezioni europee. Noi siamo leali, ma ci aspettiamo che Fontanini sciolga le riserve. Non avendo rappresentanti in giunta, non possiamo portare avanti temi a noi cari, fatti inserire nel programma di Fontanini, che prevedeva la contrarietà a nuovi centri commerciali. Con il progetto dello stadio, i piccoli negozi del centro potrebbero essere penalizzati. Senza una rappresentanza in giunta, siamo doppiamente tagliati fuori: una penalizzazione che ci pesa. Non parliamo di poltrone, parliamo di temi. Siamo fiduciosi che Fontanini ci dia una risposta, ma la pazienza ha un limite», avverte Manzan. Le fa eco il coordinatore cittadino Sandro Bassi: «Nel nostro programma elettorale avevamo espressamente indicato la nostra ferma contrarietà alla nascita di nuovi insediamenti commerciali in città sopra i 1.500 metri quadrati di superficie. Nel caso dello stadio si parla addirittura di 3.500 metri quadri. Questo è, a nostro avviso, un punto debole del progetto di stadio 2.0, che andrebbe rivisto». Un tema che, nella scorsa legislatura, era stato affrontato anche dal consigliere di Ar Lorenzo Bosetti, il quale era riuscito a farsi approvare un emendamento dall'allora maggioranza per chiedere lo stop alla nascita di nuove aree commerciali. Per parte sua, il consigliere comunale di Ar Marco Valentini ricorda di aver fatto richiesta di accesso agli atti per la nuova convenzione con l'Udinese. «Basta centri commerciali, Ar è ferma su questo punto. Già in commissione ho sollevato al funzionario Disnan specifiche indicazioni. Non è mia intenzione fre polemica, ma monitorare questi argomenti. Disnan dovrà rappresentare l'amministrazione alla conferenza dei servizi memore di queste precise indicazioni che ho trattato in commissione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci