Fontanini: «La struttura ospita troppe persone»

Venerdì 14 Agosto 2020
LE REAZIONI
UDINE (al.pi: È probabile un'ulteriore proroga della zona rossa alla Cavarzerani, dopo i nuovi quattro casi positivi (subito trasferiti) tra i richiedenti asilo accolti alla ex caserma. Ad anticiparlo è lo stesso sindaco di Udine, Pietro Fontanini, che chiede però di mettere in campo altri provvedimenti, per evitare che la situazione continui a ripetersi uguale a se stessa. «Attendo la comunicazione ufficiale dall'Azienda Sanitaria sui nuovi positivi ha spiegato - e quindi dovrò provvedere ancora una volta a emanare un'ordinanza per prolungare la quarantena». Si tratterebbe della terza ordinanza: la prima, firmata il 21 luglio e in scadenza il 3 agosto era stata allungata di altri 15 giorni, scatenando tra l'altro le proteste all'interno della struttura; con la notizia di altri contagi si va verso un ulteriore rinnovo e l'ufficialità dovrebbe arrivare oggi.
D'altro canto, il sindaco vorrebbe evitare che la questione si ripresenti periodicamente: «Rischia di diventare una situazione che si ripete ha continuato Fontanini - per questo ho chiesto in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di ridurre il numero di presenti alla Cavarzerani, cioè che almeno 200 persone (sulle circa 500 attualmente accolte, ndr) vengano spostate per la quarantena in un altro posto. Il problema è che non si trova un luogo in cui portarli. Mi hanno assicurato che saranno prese disposizioni per modificare l'interno della caserma, in modo da tenere gruppi separati, ma la migliore soluzione rimane quella di trasferirne alcuni».
LE REAZIONI
«Il Governo scarica le incombenze sui sindaci ha detto il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis - e i continui rintracci di richiedenti asilo in regione hanno fatto precipitare la situazione a tal punto da sembrare una pentola a pressione pronta a esplodere».
Subito è arrivata la risposta dei M5Stelle: «Il Governo sta lavorando sul tema da tempo: dal 21 aprile, dai centri di accoglienza della regione sono stati spostati 475 migranti. Sul confine Italia-Slovenia, tra il 19 maggio e il 31 luglio, sono state rintracciate 1.463 persone, con 591 riammissioni informali, un'incidenza pari al 40,39%, a fronte del 3,16% del primo periodo dell'anno. Inoltre, si è concordato con le autorità di polizia slovene di riattivare i pattugliamenti misti lungo la fascia confinaria, anche con i droni. Allo stesso tempo è stata implementata la presenza di militari e forze dell'ordine».
Attacca il Governo anche il deputato di Forza Italia, Roberto Novelli: «Altri immigrati alla Cavarzerani sono risultati positivi al Covid. Questo porterà a un prolungamento della quarantena, con il rischio di nuove proteste. Si mandi l'esercito per la sorveglianza del confine, si isolino i contagiati e si spostino i migranti negativi al Covid in altre strutture in altre regioni. Il Fvg non può esser lasciato solo nella gestione dell'emergenza».
«Non possiamo più tollerare la situazione ha commentato anche la deputata M5S Sabrina De Carlo - è necessario trasferire i migranti fuori regione. La struttura deve subire un ridimensionamento numerico; la quarantena andrebbe eseguita in gruppi ridotti per evitare la diffusione del virus».
Infine, il consigliere comunale di Innovare, Federico Prione: «Non possiamo prorogare all'infinito la zona rossa ha detto - Si devetrovare un'altra soluzione, dal punto di vista dell'accoglienza, della gestione e del controllo sanitario, più efficace e rispettosa dei diritti e dei doveri di tutti. La Cavarzerani non è un luogo idoneo per la quarantena e va ridimensionata trovando nuove strutture in altri comuni».
COMMISSIONE
Intanto, il coordinatore cittadino di Ar, Sandro Bassi, replica alle consigliere del Pd, Eleonora Meloni e Sara Rosso, che avevano annunciato la diffida al presidente di commissione Marco Valentini (Ar) per la mancata convocazione della seduta sul tema Cavarzerani e richiedenti asilo: «Valentini ha svolto nella maniera più opportuna il suo ruolo da presidente ha detto - forse le consigliere non si sono accorte che nella risposta data si parla di richiesta non accoglibile al momento, volendo intendere che ci saranno altre occasioni. Oggi il Pd è al Governo e se finora se n'è lavato le mani, è ora che si ponga il problema che è stringente soprattutto sul confine orientale. Se i consiglieri dem hanno urgenza di un aggiornamento, possono rivolgersi alla loro referente Serracchiani. Il sospetto è che sia più preoccupata a comunicare via Twitter piuttosto che informare i suoi referenti territoriali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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