FOLKLORE
UDINE Da Cuba alla Polinesia francese, passando per il Perù e il

Giovedì 15 Agosto 2019
FOLKLORE
UDINE Da Cuba alla Polinesia francese, passando per il Perù e il Sudafrica: arrivano da tutto il mondo i gruppi folkloristici che si esibiranno domani, nel piazzale del Castello, per la tappa udinese del Festival dei cuori; un'occasione, secondo l'amministrazione e gli organizzatori, per dimostrare come culture diverse possano collaborare senza prevaricazioni e, anzi, convivere nella ricerca di parallelismi e punti di contatto. «Dopo la riuscita dell'edizione del 2018 che ha riportato la rassegna a Udine - ha dichiarato l'assessore alla cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot -, siamo lieti di poter confermare anche per il 2019 la presenza a Udine del Festival dei cuori. Si tratta di un evento di respiro internazionale tornato nella nostra città dopo una lunga assenza e diventato a pieno titolo simbolo del legame che ci deve essere tra apertura e consapevolezza delle proprie radici. Il piazzale del Castello sarà la cornice perfetta di questo appuntamento che trova nella nostra città la sua sede ideale grazie alla posizione geografica particolarmente strategica rispetto ai baricentri europei, al punto da farne una sorta di cerniera tra la cultura italiana, quella slovena e croata e quella austriaca e tedesca». L'appuntamento, gratuito e aperto a tutti, è per domani, dalle 21, con il gran gala del folklore, che vedrà le esibizioni dei giovani artisti di tutti i gruppi partecipanti: Cuba, Kamchatka (Russia), India, Isola di Pasqua (Cile), Isole Marchesi (Polinesia Francese), Macedonia, Perù, Sudafrica e Italia, con la formazione Chino Ermacora di Tarcento e gli Sbandieratori dei Rioni di Cori (Latina). Un'occasione per compiere un viaggio intorno al mondo, attraverso musiche, canti e balli tipici.
IL FESTIVAL
Giunto al traguardo della 50° edizione e carico del blasone che lo annovera tra le più prestigiose iniziative internazionali del folclore, il Festival dei cuori vestirà, da oggi al 21 agosto, i panni del villaggio globale, significativo compendio dei giovani del mondo, vettori di tradizioni, usi e costumi. Saranno quasi trecento, provenienti da nove diverse nazioni (Italia inclusa) per un totale di dieci gruppi partecipanti. Parleranno lingue diverse. Diversi anche per il colore della pelle, ma tanto uguali, perché in grado di sfoggiare identici sorrisi che si incrociano nel segno dell'amicizia. Il Festival, che farà tappa anche a Tarcento, Gemona del Friuli, Lignano Sabbiadoro e Bovec, «non è soltanto una parata di musiche e danze concludono gli organizzatori -, ma soprattutto un momento culturale che diviene occasione di conoscenza, di confronto, di stimolo al reciproco rispetto».
A.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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