FERROVIE
UDINE Entro ottobre i marciapiedi dei binari 5 e 6 della stazione di

Giovedì 20 Giugno 2019
FERROVIE
UDINE Entro ottobre i marciapiedi dei binari 5 e 6 della stazione di Udine saranno innalzati a 55 centimetri, per arrivare a raso con i convogli e facilitare salita e discesa. In un secondo momento, invece, scatterà la fase due del cantiere da 2,6 milioni (1,8 milioni per alzare i marciapiedi e altri 800mila euro per realizzare gli ascensori al servizio dei binari), secondo le cifre del piano già illustrato da Ferrovie nel lontano 2016. Secondo quel programma (che in totale prevedeva interventi per 10,318 milioni complessivi in tutta la regione), le opere udinesi avrebbero dovuto essere cosa fatta già entro il 2018, ma poi, «per problemi di programmazione», come aveva detto all'epoca - era il 2017 - la società, il pacchetto era slittato, nonostante ci fossero i fondi e anche le idee progettuali.
LE FERROVIE
Come conferma Rfi, «i lavori sono partiti ufficialmente nei giorni scorsi», mentre le operazioni in corso negli scorsi mesi in stazione «hanno riguardato - fa sapere la società - semplicemente sondaggi di ausilio alla progettazione. Le uniche opere in atto sono quelle da poco avviate sui binari». Un intervento per cui c'era stato un sopralluogo a primavera a cui avevano partecipato anche l'assessore regionale Graziano Pizzimenti e la sua collega del Comune Elisa Asia Battaglia. Come fa sapere la società, «in questa fase è previsto l'innalzamento a 55 centimetri del marciapiede a servizio del quinto e sesto binario. Il termine è fissato per ottobre 2019. È attualmente in corso la progettazione degli ascensori e l'ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni degli enti interessati per l'installazione. La prossima fase sarà l'innalzamento del marciapiede del terzo e del quarto binario. I lavori proseguiranno sicuramente per tutto il 2020 almeno». Il punto più critico sembra quello degli ascensori, che, spiega Rfi, «saranno quattro a Udine. L'installazione degli ascensori è la più problematica per tutta una serie di fattori, quindi la progettazione richiede maggior tempo e attenzione». Per ora, invece, «nessuna novità per quanto riguarda gli spazi commerciali ex Centostazioni», in particolare quelli sfitti e quello al centro dell'atrio.
IL COMITATO
Ma i pendolari sorridono amaro. Perché è vero che i lavori finalmente sono partiti dopo anni di attesa, ma, dice il comitato dell'Alto Friuli, è anche vero che Udine, «stazione da quasi 8 milioni di passeggeri all'anno, la più frequentata del Friuli Venezia Giulia, arriva ultima per il restyling». Una stazione Cenerentola, almeno per quanto riguarda l'accessibilità. «Per l'innalzamento delle banchine e l'installazione degli ascensori, Ferrovie è intervenuta prima in tutte le altre stazioni, da Pordenone a Trieste. Udine è una stazione assolutamente inadeguata, d'altri tempi: l'ultima ristrutturazione l'abbiamo ottenuta noi pendolari, con la rimozione delle pensiline». Per il futuro, ora che si progettano gli ascensori, che dovrebbero risolvere i problemi attuali di disabili, anziani, cicloturisti e di quanti (e non sono pochi) hanno valigie pesanti, dal comitato arriva «un appello a Rfi per non ripetere l'errore grossolano fatto a Pordenone, dove la stazione rimessa a nuovo è molto bella, ma le dimensioni degli ascensori sono troppo piccole per accogliere le bici, soprattutto quelle elettriche. Bisogna ricordare che Udine è un punto nevralgico per il servizio Micotra, che vede migliaia di cicloturisti in viaggio».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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